Al comasco Caramel
l'Oscar della critica d'arte

Il 30 ottobre viene conferito allo studioso, celebre per gli studi sull'Astrattismo, il Premio Sulmona per la critica.

di Stefania Briccola

Un nuovo riconoscimento per Luciano Caramel con il Premio Sulmona 2010 per la Storia dell'arte che gli verrà consegnato il 30 ottobre nel corso di una cerimonia ufficiale nella città abruzzese, che ospita l'omonima prestigiosa rassegna parallela, nel polo museale diocesano di Santa Chiara. Accanto al critico comasco, già docente di Storia dell'arte contemporanea all'Università Cattolica di Milano, ci sono Sergio Zavoli, per la televisione, e Mario Sechi e Monica Setta, che sono i vincitori del Premio Sulmona 2010 per il giornalismo. Lo ha deciso la giuria presieduta dal critico Luigi Talarico e composta dal giornalista Gianni Gaspari, dal critico Carlo Fabrizio Carli e dall'artista Gaetano Pallozzi. <<È un riconoscimento lusinghiero per il lavoro svolto - osserva Luciano Caramel- che si aggiunge a molti altri ricevuti nel corso della carriera. Vorrei ricordare che un professore rimane tale per tutta la vita ed io non vado mai in vacanza o meglio sono sempre in vacanza poiché ho il privilegio di fare quello che mi piace>>. A proposito delle differenze di visione tra storico dell'arte e critico è una vecchia questione… <<Lo storico- spiega Luciano Caramel- è anche critico. Nell'uso comune si identifica il critico con chi si impegna prevalentemente nel presente soprattutto in ambito giornalistico o in scritti sull'arte del presente immediato. Tra l'altro, come è pacifico per la letteratura e non per l'arte, si può far oggetto di storia anche quanto in arte è contemporaneo. Per questo mi ha dato molta soddisfazione il titolo del volume di scritti in mio onore Il presente si fa storia, a cura dei miei allievi Cecilia De Carli e Francesco Tedeschi, che è stato pubblicato dall'Università Cattolica nel 2008>>. Il critico d'arte comasco è il curatore della ventesima edizione della rassegna internazionale d'arte tessile contemporanea Miniartextil, in corso nella città di Como, e fa parte del comitato scientifico della mostra antologica dedicata a Osvaldo Licini (Monte Vidon Corrado, 1894-1958) e da poco inaugurata alla Gam di Torino. Le opere esposte rappresentano il percorso dell'artista dagli esordi, a partire dagli anni Dieci, fino al 1958, anno in cui l'artista ottenne alla XXIX Biennale di Venezia il Gran Premio Internazionale per la Pittura. In particolare si ammirano i dipinti segnati dai suoi contatti con l'ambiente parigino, ma soprattutto quelli dell'avvicinamento all'Astrattismo internazionale, con una sosta privilegiata sulla gloriosa variante fantastica finale, alternativa agli sviluppi dell'arte informale. Cento capolavori raccontano i momenti decisivi dell'arte di Osvaldo Licini e la sua ricerca solitaria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA