Cultura e Spettacoli
Martedì 25 Gennaio 2011
A Como la zarina
dell'altra Biennale
Ospite di livello internazionale, il 27 gennaio alla Fondazione Ratti: interverrà la direttrice artistica della rassegna di "Documenta" di Kassel in Germania.
Come si può organizzare una rassegna d'arte contemporanea di respiro internazionale, che parli una lingua capace di accomunare le diverse anime dell'espressione artistica dell'oggi? La domanda è complessa e prevede una risposta altrettanto articolata. Per questo, con l'intento di proporre un modello pratico e di far conoscere al pubblico un personaggio di primo piano nel settore, Marco De Michelis, direttore della «Fondazione Antonio Ratti» dialogherà il 27 gennaio, alle 18, nella sede della Far, a Villa Sucota, con Carolyn Christov - Bakargiev, direttore artistico di "Documente" (13), una delle rassegne di arte contemporanea più importanti al mondo, che avrà luogo nel 2012, a Kassel, in Germania. L'incontro rientra naturalmente nel ciclo di eventi che passa sotto il titolo "La Kunsthalle più bella del mondo" e che ha visto, in questi mesi, avvicendarsi ospiti italiani e stranieri davvero ben calati nel mondo dell'arte, che rappresentano in modi diversi. Tutti i materiali via via prodotti costituiranno un archivio aperto, consultabile nel sito della Fondazione Antonio Ratti: www.fondazioneratti.org e nel sito della Camera di Commercio www.laboratoriocomo.it. Questa volta, De Michelis che è anche l'ideatore dell'intero ciclo, presenta un personaggio autorevole che, nel corso della sua carriera ha lavorato molto anche in Italia. È stata, infatti, tra i suoi numerosi incarichi, curatore al Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea dal 2002 al 2008, e direttore ad interim nel 2009. Sempre per restare in ambito italiano, la studiosa è stata co-curatrice della prima edizione della Triennale di Torino (2005) A Como, Christov-Bakargiev parlerà dunque di "Documenta", anticipandone alcuni elementi. L'incontro sarà l'occasione per conoscere progetti e idee per la prossima edizione di "Documenta" attesissima dagli addetti ai lavori e dagli operatori del settore come un «incontro tra due eccezionalità». In una conversazione con Cristos Basualdo ritrovabile sulla rete su www.youdem.tv, la curatrice ha definito "Documenta" «la madre di tutte le mostre» e c'è da pensare che la sua edizione, la tredicesima, sarà interessante e non banale. «La Biennale di Venezia è stata un modello per "Documenta" – ha spiegato – ma non si va a Kassel per la festa dell'arte ma per la riflessione sull'arte e sulla sua esistenza. Ricordiamo che "Documenta" nacque dopo i momenti bui del nazifascismo e per questo è il momento della rinascita e della messa in discussione delle ragioni dell'arte. Il termine "Documenta" significa infatti soprattutto “moniti”, e per questo si deve considerare un momento di riflessione». Personaggio anticonvenzionale e di grandissima esperienza, Carolyn Christov-Bakargiev saprà dialogare in modo vivace con il direttore della Far. «Documenta non è uno spettacolo – ha affermato la curatrice americana – ma un'entità da preservare come fosse in via di estinzione. Bisogna accostarvisi con rispetto. Non credo che andrò controcorrente rispetto alle precedenti edizioni. D'altra parte bisogna tenere conto delle singole opere e credo che non si debba tenere conto soltanto del progetto curatoriale». L'ingresso sarà libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Info: 031/233111.
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