Museo Casartelli
Un pozzo di scienza

Un viaggio nelle scienze biologiche, lo offre la visita all'esposizione permanente, un patrimonio culturale inestimabile

COMO - Un viaggio nelle scienze della natura è quello che offre la visita al Museo Casartelli; o meglio,  al «Museo scolastico Guido Casartelli». Così infatti fu denominata, all'inizio degli anni venti del secolo scorso, questa raccolta di materiali didattici scientifici collocata  nella Sala Casartelli dell'Istituto Carducci  a Como. Gran parte degli esemplari esposti  nelle vetrine che arredano la Sala Casartelli, denominata anche «Sala dei Nobel», riguardano la biologia in molti dei suoi settori:  ad esempio l'anatomia umana con campioni in scala 1:1 della muscolatura e dello scheletro umano, di parti del sistema nervoso, dell'orecchio, dell'apparato circolatorio, del cuore e così via; tavole didattiche murali recano spiegazioni scientifiche in lingua francese: è noto che gli acquisti di tutti questi apparati scientifici fu fatta dall'Ing. Enrico Musa a Parigi presso la fabbrica di strumenti scientifici Maison Deyrolle agli inizi del secolo scorso.
All'anatomia umana si affianca la zoologia dei vertebrati con esemplari di  mammiferi e uccelli impagliati, pelli di rettili aderenti come una "tappezzeria" al fondo in legno di qualche vetrina del museo. E ancora: scheletri ricostruiti di pesci e di altri vertebrati, animali di piccola taglia conservati in formalina, modelli iconografici degli organi interni (i "visceri") di pesci, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi , oltre a molluschi  vermi, insetti e ragni, anche fortemente ingranditi; tra questi spiccano un gigantesco modello di un mollusco gasteropode, una chiocciola, ricostruito nei minimi particolari, e un enorme baco da seta. Questi modelli iconografici, vere opere d'arte, vengono ascritti alla sezione «anatomia viscerale degli animali» nel catalogo dei materiali didattici del museo pubblicato nel 1922 , posta di seguito alla "anatomia scheletrica" riguardante gli scheletri ricostruiti di alcune specie di vertebrati.
Fanno da completamento alla moltitudine di campioni naturalistici situati nelle vetrine del museo alcune centinaia di scatole didattiche che riproducono in miniatura fenomeni naturali come, ad esempio, lo sviluppo di un pulcino dall'uovo fecondato: sul catalogo del 1922 il contenuto di questa scatola viene denominata «fasi dello sviluppo embrionale del Gallo domestico»; oppure queste scatole contengono esemplari di insetti perfettamente preservati o semi di piante coltivate, dalla noce moscata alla vaniglia, dal caffè al cacao, dal grano saraceno al mais, dal timo alla coca. E, a proposito di botanica, sono numerosi i modelli iconografici  di fiori, alcuni alti quasi un metro,  come la margherita, la campanella, la violaciocca, il ranuncolo, la malva, il giglio; ci sono anche ricostruzioni di particolari di fiori, come un gigantesco prototipo di antera con tanto di sacche contenenti i granuli di polline, di infiorescenze e diagrammi di fiori; da ultimo sono peculiari le riproduzioni di frutti in cera: mele e pere, susine, more, lamponi, fragole, uva e noci, anch'essi perfettamente conservati. Il Museo Casartelli è visibile qui nel terzo ed ultimo video realizzato da Andrea Butti.
(* Docente di Scienze Naturali)

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