La ricetta anticrisi
Ritrovare lo spirito

Il nostro paese per ricominciare a crescere e svilupparasi deve saper costruire un'idea comune di futuro e un'identità

Dal nuovo numero di "Vita e Pensiero", bimestrale di cultura e dibattito dell'Università Cattolica di Milano, nelle librerie dal 16 settembre, pubblichiamo un estratto dell'articolo di Mauro Magatti dal titolo "Tornare a crescere? È una questione di spirito"

Nella sua ultima relazione annuale prima di lasciare la Banca d'Italia, il governatore Mario Draghi non ha perso l'occasione di ribadire quanto è andato ripetutamente affermando nel corso del suo mandato, e cioè che i tassi di crescita italiani rimangono ampiamente insoddisfacenti. Nel suo intervento del 31 maggio, Draghi ha anche elencato le ragioni strutturali di tale insuccesso - debito pubblico, carico fiscale, bassa produttività - indicando al tempo stesso gli interventi più urgenti da approntare. Non c'è nulla da obiettare a un'analisi così lucida. Sui suoi termini fondamentali, il consenso non può che essere totale: da troppi anni l'Italia ha smesso di crescere.
(...) Il punto è che la difficoltà non è solo economica: il declino dell'Italia è demografico, politico e, per molti aspetti, civile. Raggiunto il benessere, è come se il Paese si fosse fermato e non riuscisse più a pensare il suo futuro. Senza esagerazioni, si può parlare di un Paese in surplace, in bilico tra una caduta rovinosa e una ripartenza inedita.
Per sbloccare la situazione è necessario svincolarsi da un dibattito che rimane prigioniero di una concezione restrittiva della crescita e che, proprio per questo, dimentica che lo sviluppo è, fondamentalmente, un fatto “spirituale”. (...)
Tutto sta a intendersi attorno al termine “spirito”, non in contrapposizione alla dimensione materiale o istituzionale, ma piuttosto come il loro più vero e potente attivatore. Lo spirito è quella “svolta di respiro” che permette alla ragione di non rinchiudersi nei suoi tecnicismi, ma di aprirsi alle esigenze del senso e di coinvolgere la persona nella sua interezza. (...)


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