Cattolici e politica,
la lezione di Rumi

All'Ambrosianeum di Milano si ricorda la figura dello storico milanese profondamente legato al lago di Como: aveva casa a Dongo e lì volle essere sepolto, nel 2006. Leggi la "sua" personale storia d'Italia, nell'intervista rilasciata nel 2003. Su La Provincia in edicola il 6 ottobre commenti e ricordi di un grande intellettuale lombardo.

di Davide Gianluca Bianchi

Qual è il ruolo dei cattolici in politica? È necessario un partito unitario in cui si possano riconoscere e raccogliere, come era a suo tempo la Democrazia cristiana? Oppure le sensibilità politiche e le appartenenze possono essere diverse, nel comune obiettivo di testimoniare i valori? E ancora: fino a quale punto è legittimo che la Chiesa si spinga nell'indicare - o anche soltanto auspicare - le modalità della partecipazione dei cattolici alla vita democratica del nostro Paese?
Sono questi i quesiti intorno a cui si riflette in queste settimane, dopo il recente monito del presidente della Cei (Conferenza episcopale italiana) Angelo Bagnasco a «depurare l'aria» che si respira negli ambienti politici. Non a caso, per il 17 ottobre è previsto a Todi un convegno che raccoglierà tutte le associazioni cattoliche, dalla Cisl alle Confcooperative, dall'Azione Cattolica a Comunione e Liberazione, dalla Compagnia delle Opere alla Comunità di Sant'Egidio. Significativo il titolo scelto dagli organizzatori: Essere propositivi per poter contare.
Pochi hanno riflettuto su questi argomenti quanto Giorgio Rumi. A cinque anni dalla scomparsa, avvenuta nel 2006, la Fondazione Ambrosianeum ne ha ricordato la figura attraverso un seminario intitolato "Giorgio Rumi, storico dell'Italia unita". Vi hanno partecipato Enrico Decleva, rettore della statale di Milano dove Rumi ha lavorato tutta la vita, Ernesto Galli della Loggia, storico del Sum (Istituto italiano di scienze umane) e nota firma del "Corriere della Sera", l'ambasciatore Sergio Romano ed Arturo Colombo, docente di Storia delle dottrine politiche e professore emerito dell'Università di Pavia.
In tale occasione è stata data notizia della costituzione del "Fondo Rumi", a cui appartengono 800 volumi per lo più dedicati alla storia della Chiesa e al rapporto tra cristiani e politica, donato dalla famiglia Rumi alla Fondazione Ambrosianeum, che dal canto suo si impegna a catalogarli e metterli a disposizione degli studiosi e di chiunque li voglia consultare.  
Il titolo della serata - "Giorgio Rumi, storico dell'Italia unita" - risente ancora dell'onda delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità, che nella locandina vengono espressamente richiamati.

(Leggi l'intero testo sull'edizione cartacea de La Provincia di Como, in edicola il 6 ottobre)

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Eco di Bergamo INTERVISTA A RUMI