
Cultura e Spettacoli
Lunedì 10 Ottobre 2011
"Siamo tutti prepotenti
Un pericolo per noi stessi"
Luca Cavalli Sforza, il celebre genetista che ha teorizzato l'inesistenza delle razze e insegnato per 35 anni a Harvard, tiene una conferenza a Confindustria Como, lunedì 10 ottobre, alle ore 20.30, a ingresso libero. Il tema è ispirato al libro "La specie prepotente. Cercare di capire noi stessi" (San Raffaele Editrice). Dialoga con il filosofo Armando Massarenti.
Il cammino evolutivo dell'uomo è qualcosa di unico, un processo che in pochi secoli gli ha permesso di dominare il mondo in cui vive, cercando di modellarlo attorno alle proprie comodità e ai propri interessi. Anche se a volte la natura si "ribella" a tutto ciò, cercando di riportare la partita in parità con quella che Luigi Luca Cavalli-Sforza - professor emerito a Stanford - ha definito «la specie prepotente», ovvero la nostra, rimaniamo i dominatori delle altre specie. Nel libro "La specie prepotente. Cercare di capire noi stessi", pubblicato dall'Editrice San Raffaele (2010), Cavalli-Sforza, membro dell'Accademia dei Lincei, della National Academy of Sciences degli Stati Uniti e membro straniero della Royal Society di Londra, ci spiega come l'evoluzione ci ha permesso di diventare "la specie prepotente" e di cosa questo possa significare per il nostro stesso futuro. L'occasione è un incontro pubblico, stasera, nella sede di Confindustria a Como.
Professor Cavalli-Sforza, l'uomo è davvero il grande dominatore che si crede di essere?
Beh - sorride - molti pensano di sì e molti di no.
Come siamo diventati "prepotenti"?
Soprattutto attraverso una elevata collaborazione positiva, dovuta in gran parte all'evoluzione culturale, che è tutto quello che noi apprendiamo.
Nel libro lei scrive che il linguaggio è la pietra portante dello sviluppo culturale, come?
Il linguaggio è stato necessario e indispensabile per la diffusione della cultura, velocizzando i processi di insegnamento e apprendimento su larga scala.
(Leggi tutta l'intervista sull'edizione cartacea de La Provincia di Como in edicola il 10 ottobre).
© RIPRODUZIONE RISERVATA