Enrico, con la Gerini
al Festival del cinema

Filmaker della scuola Dreamers, Enrico Bosco ha vent'anni e un sogno già realizzato: interpretare un film da protagonista, diretto da Marina Spada. "Il mio domani" è in concorso. Guarda il trailer.

di Nicola Falcinella

Da una memoria prodigiosa per i dialoghi dei film a un esordio davanti alla macchina da presa arrivato un po' inatteso. È il percorso del comasco Enrico Bosco, 20 anni, diplomato alla scuola cinevideo Dreamers di Paolo Lipari e noto per i suoi spettacoli "Il cinema senza cinema". Esibizioni in cui riproponeva brani di pellicole celebri anche su richiesta del pubblico. Un cammino che l'ha portato in breve tempo a recitare il nipote di Claudia Gerini ne "Il mio domani", nuovo film della regista indipendente milanese Marina Spada che sarà dalla settmana prossima in concorso al Festival di Roma e dal 4 novembre nelle sale italiane. Il neo attore ci ha anticipato il suo lavoro con una confidenza: lui, prima del film, la Gerini non la conosceva.
«La mia passione per il cinema è nata da piccolo, guardavo tutti i film Disney - racconta Bosco a "La Provincia" - Poi a 16 anni ho cominciato a vedere i classici del muto, l'espressinismo tedesco, fino a cose più recenti, Fellini e Tarantino, che sono i miei preferiti. A novembre 2008 mi sono iscritto a The Dreamers e mi sono diplomato l'anno scorso come filmmaker».

E la recitazione?

È successo per caso. Una volta nei pranzi durante i corsi discutiamo di "8 e mezzo" e mi alzo a recitare il finale del film. Tutti restano stupiti e io stesso, perché non credevo di ricordare tutto il film. È così che è nato lo spettacolo che abbiamo fatto a Parolario.

Com'è avvenuto l'incontro con Marina Spada?


Nel settembre 2009 ho portato "Il cinema senza cinema" allo Spazio Oberdan di Milano e l'ho incontrata per caso. Era lì a presentare il suo film "Poesia che mi guardi" (sulla poetessa Antonia Pozzi, ndr). Mi ha chiesto di rifare "Il gladiatore" ma non me lo ricordavo, così le ho fatto "L'età dell'innocenza" di Scorsese che è uno dei suoi film preferiti. Mesi dopo, mentre preparava il film mi ha fatto cercare dalla responsabile del casting, sono stato da lei a Milano, mi ha spiegato il personaggio. È stato bello perché Roberto ha tra i 15 e i 17 anni e somiglia a com'ero caratterialmente alla sua età. Poi ho fatto due provini e sono stato preso e nell'estate 2010 abbiamo girato.

(Leggi l'intera intervista nell'edizione cartacea de La Provincia di Como, in edicola il 20 ottobre)

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