Dopo il bambino
posteggia pure il marito

L'Ikea di Sydney apre uno spazio giochi dove gli uomini che accompagnano le compagne a fare shopping possono aspettare che la donna finisca gli acquisti

Scene da un ordinario sabato pomeriggio di tortura.
Lei prova il ventesimo stivale della giornata, lui abbozza un sorriso, finge interesse e risponde a monosillabi all'ennesimo «mi sta bene?». Ma in cuor suo spera che lei decida e il pellegrinaggio da un negozio all'altro abbia fine.
Chi è senza peccato, scagli la prima pietra: tutte le donne, prima o poi nella vita, hanno assunto il ruolo più o meno consapevole torturatrici di fidanzati, amici, mariti, compagni, trascinandoli in una seduta di shopping.
Il gioco alla lunga si esaurisce: per sfinimento del maschio, per salvaguardare la pace domestica o anche perché lei si accorge che è di gran lunga più divertente condividere questo piacere con le amiche, o gustarselo per conto proprio.
Devono essere partiti da queste considerazioni i manager dell'Ikea per il lancio di una nuova iniziativa che le scorse settimane ha fatto discutere in tutto il mondo. Dopo gli spazi Småland, i famosi babypark con la piscina di palline colorate dove lasciare il pupo, arriva il "parcheggio" per fidanzati e mariti annoiati dallo shopping.
Si chiama Mänland ed è stato aperto in via sperimentale nel settembre scorso all'Ikea di Sydney, riscuotendo un notevole successo.
Su La Provincia del 31 ottobre un ampio articolo sull'iniziativa del "parco giochi" per mariti.

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