Cremonini, da cantante
ad attore per Pupi Avati

Convince la recitazione del cantautore, già leader del gruppo dei Lunapop a fine anni '90. E', con Micaela Ramazzotti, protagonista del film "Il cuore grande delle ragazze". Guarda il trailer.

di Bernardino Marinoni

Se non ricordi qualche cosa vai davanti a un cimitero: tutti i ricordi sono là. L'insegnamento è esemplare del sapienziale ancoraggio contadino del cinema di Pupi Avati, cui "Il cuore grande delle ragazze" appartiene con l'inesorabilità bella con la quale il regista bolognese attinge ad una memoria di favolosa autobiografia, temperandone asprezze e rassegnazione senza però eluderle.
Così il figlio di un mezzadro, un po' ottuso giovanotto al quale le donne non resistono, che nel pieno degli anni trenta scombina un matrimonio d'interesse - l'opzione, con l'esca di una Moto Guzzi fiammante, è tra le due figlie del padrone, altrimenti votate allo zitellaggio - innamorandosi invece della loro sorellastra, diventa il tramite di un racconto che apparecchia memoria e malinconia tra nozze rinviate per accidente, mentre il pranzo s'ha comunque da fare, così come la prima notte che si consumerà diversamente dalle romantiche attese della sposa. Oltre la trama, che pure conferma Pupi Avati instancabile narratore, sono gli scorci con cui il regista la perfeziona a riesumare un perduto terragno senso del passato. Lo fa attraverso sia un'aneddotica popolare sia le brusche relazioni tra i personaggi, un coro, come al regista bolognese piace, forse un po' frammentato, questa volta, ma sempre intonato alla miscela di ricordi e di fantasie che sul suo cinema distende una caratteristica patina. I costumi del tempo offrono l'opportunità di sorridere per certe situazioni che tutti gli attori affrontano sotto una direzione di ammirevole sicurezza. Pupi Avati, che nelle Marche ha ritrovato la "sua" campagna emiliana vi fa fiorire il biancospino prediletto giaciglio del personaggio di amatore naturale, per così dire, che Cesare Cremonini (cantautore, ex leader dei Lunapop, ndr), interpreta nel modo più convincente sicché Pupi Avati ha ulteriore motivo di compiacersi dei propri esperimenti nell'individuazione degli attori o nella loro rivalutazione (è la volta di Andrea Roncato). La bella Micaela Ramazzotti brillerebbe comunque di luce propria.

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