Nicolai Linin a Como
con "Il respiro del buio"

L'autore di "Educazione siberiana" (da cui il regista Salvatores sta girando un film in uscita il prossimo anno) ha scelto di presentare sul Lario il nuovo romanzo, edito da Einaudi. Lo abbiamo incontrato a Milano, dove vive e lavora. Guarda il video.

di EmilioFrigerio

Prima scena. L'incontro con Nicolai Lilin al bar, sotto la Kolima Contemporary Culture di via Piranesi a Milano. È più minuto di quanto ci si potrebbe aspettare, alto, occhi chiari, sguardo diretto, tatuaggi su mani e braccia. Un caffè e via. Seconda scena. Si entra in Kolima. Posa la pistola nel cassetto. Lo fa con un gesto pieno di pudore. Terza scena. Il commiato. L'ultima domanda. «Kolima è il suo soprannome. Ha un significato particolare?». «Sì, è il fiume della Siberia. È come se ti chiamassero Po».
Nel mezzo l'intervista sul suo ultimo romanzo, "Il respiro del buio" (Einaudi, 20 euro), che sarà presentato oggi alle 18, in anteprima in libreria, alla Ubik di piazza San Fedele a Como. Lui è Nicolai Lilin, 31 anni appena, scrittore russo di radici siberiane, ex militare in Cecenia, protagonista di un caso letterario nel 2009 con il libro "Educazione siberiana". «"Il respiro del buio" è il testo che più mi rappresenta - ha detto Lilin - perché fa emergere la parte della mia vita nella quale più mi riconosco».

"Il respiro del buio" potrebbe essere considerato il compimento di una trilogia: l'infanzia nella comunità criminale siberiana, l'esperienza come cecchino nell'esercito russo in Cecenia, il traumatico ritorno a casa. È una lettura corretta?


Sì. È una sorta di viaggio che porta all'età adulta, in cui si prende consapevolezza delle cose e si riflette sul mondo.

Dolore, morte, il difficile ritorno a casa, degradazione umana, rabbia, odio. Ma anche amore, speranza, la luce in fondo al tunnel: l'addio a San Pietroburgo, una nuova vita. Cosa può esserci, per lo scrittore Lilin, dopo "Il respiro del buio"?


Sto lavorando a una raccolta di racconti, piccoli affreschi che parlano della vita. Torno al punto di partenza, ho cominciato proprio scrivendo racconti brevi.

(Leggi l'intera intervista a Nicolai Lilin sull'edizione de La Provincia di Como in edicola il 17 novembre)

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