I suoni dell'Autunno
rifioriscono a Como

Da dicembre torna, sia pure in forma ridimensionata, il celebre cartellone concertistico fondato 45 anni fa da Italo Gomez e Gisella Belgeri. E' un modo per sfidare la scarsità delle risorse finanziarie con idee di qualità, collegate al territorio, ma con interpreti internazionali.

di Alessio Brunialti

<+G_SQUARE><+G_TONDO>Il "Festival autunno musicale a Como", un'istituzione che resiste da 45 anni. «Resiste» non è un verbo usato a caso perché nonostante un passato glorioso, la manifestazione considerata, a livello internazionale, una delle eccellenze culturali cittadine, negli ultimi anni ha faticato a trovare riscontri, soprattutto sul piano istituzionale. Se esiste un'edizione 2011, quindi, si deve soprattutto alle amicizie in campo artistico e al lavoro del direttore artistico Italo Gómez e del presidente Gisella Belgeri che, nonostante le avversità, non si sono persi d'animo.
«Ringraziamo innanzitutto i musicisti che hanno voluto dimostrarci una così grande disponibilità - commenta la Belgeri -  e quelle realtà cittadine come il Teatro Sociale, l'Associazione Carducci e l'Università della terza età che non hanno voluto farci mancare il loro sostegno». Sarà nelle sedi di questi enti, infatti, che si articolerà un cartellone artisticamente prezioso. «Riprendiamo alcuni dei filoni del festival - spiega - Il concerto dedicato a Carlo Dossi e alla famiglia Brentano (il 3 dicembre alle 16 nell'aula magna dell'Università della terza età in via Palestro 17, ndr) prosegue una ricerca del maestro Gómez dedicata ai grandi personaggi che hanno vissuto e soggiornato sul territorio in passato, dando un vivace apporto alla scena locale come testimonia il titolo scelto, "Economia e Cultura in terra lariana e nella Tremezzina". Si tratta di una lettura concertata da "Amori" di Dossi su musiche di Johann Sebastian Bach e Sergjej Prokofiev eseguite dalla violinista Daniela Cammarano che la mattina successiva (il 4 dicembre alle 11, ndr) sarà nel foyer del Sociale assieme al pianista Alessandro Deljavan per eseguire brani di Lekeu, Franck e ancora Prokofiev su un prezioso violino di Giovanni Battista Guadagnini del 1780». Seguiranno quattro concerti nella sala Musa del Carducci l'11, 15, 19 e 21 dicembre per concludere il programma a Cernobbio, nella chiesetta di San Vincenzo il 28. «Vi saranno, poi, tre occasioni milanesi - precisa il presidente - una festa in musica per il Natale», ma chi ricorda gli sfarzosi e originali programmi del passato anche non remoto non può non chiedersi, con apprensione, quale sia lo stato di salute dell'Autunno e cosa riservi il futuro.
Gisella Belgeri, dal 1967 al timone, non nasconde il momento di oggettiva difficoltà, ma non si perde d'animo: «Tutta la cultura italiana non versa in buone acque. Se il contesto generale non è favorevole, gli ultimi quattro anni sono stati tragici per noi. Cerchiamo di attraversare questo momento interessandoci alla salvaguardia del nostro patrimonio culturale, pensando anche alle nuove generazioni. Noi non abbiamo perso l'entusiasmo e la stima e l'amicizia degli artisti ci sostiene ancora di più». Anche per assecondare il pubblico, i concerti, specialmente quelli al Carducci, si terranno all'aperitivo, alle 18.30, a un prezzo contenutissimo, 5 euro (3 euro i ridotti). Info: www.autunnomusicalecomo.it.

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