Banderas: "Il gatto
ha più coraggio di me"

L'attore spagnolo doppia, anche nella versione italiana, il Gatto con gli stivali, protagonista di un film in 3D, in uscita il 16 dicembre. Guarda il trailer.

di Nicola Falcinella

<+G_SQUARE><+G_TONDO>Un personaggio che il film tutto per lui se l'è guadagnato sul campo. E probabilmente, avrà pure il sequel. È "Il gatto con gli stivali", di Chris Miller, nelle sale il 16 dicembre, l'animazione che ha la voce, anche nell'edizione italiana, di Antonio Banderas. Non è la prima pellicola sul personaggio creato da Charles Perrault: spunto per tanti corti del muto fu trasposto in carne e ossa, con Christopher Walken, nell'88 e in cartoni due anni fa con "La veritable histoire du Chat Botté".
Ora il gatto diventa paladino dell'orgoglio latino, dal momento che la storia è ambientata in una Spagna coloratissima. Un'avventura divertente, basata su una storia esile ma raccontata molto bene tra duelli e passi di danza che a volte diventano un tutt'uno. Il felino è una via di mezzo tra Zorro e Robin Hood, continuamente in fuga e con un passato triste e ingombrante e due rivali. Da una parte c'è Uovo (doppiato da Zach Galifianakis), suo compagno di orfanotrofio che l'ha tradito. Dall'altra il gatto nero mascherato che somiglia a Batman e che nasconde la sexy gattina Kitty (con la voce di Salma Hayek), abilissima nei furti con destrezza e detta «dita di velluto» perché le sono state strappate le unghie.
«Il Gatto non rappresenta il classico macho spagnolo stereotipato - ha raccontato Banderas presentando il film in Italia - E anche Kitty non è la gattina che aspetta il principe azzurro ma uno spirito libero combattente, ma è una donna spagnola di grande potenza, un personaggio splendido». Banderas nelle settimane scorse è stato sui nostri schermi in "La pelle che abito", dove è tornato a lavorare con Pedro Almodovar dopo vent'anni a Hollywood, ed è orgoglioso delle sue origini latine. «È un film che riflette l'importanza della comunità di lingua spagnola negli Stati Uniti. Sono immigrati che hanno fatto la gavetta e oggi occupano posti di grande prestigio negli Usa. Dobbiamo sostenere la diversità culturale dentro un paese così multietnico e l'industria cinematografica riflette tutto questo nei film. "Il gatto con gli stivali" è il film spanglish a più alto budget realizzato fino a oggi e pazienza se è in animazione!». Il tema dei latinos è presente anche nel progetto che dovrebbe essere prodotto da Paolo Sorrentino e che vedrebbe Banderas impegnato come interprete. «Un film tratto da una storia vera: un cubano che lascia Cuba per cercare il figlio in Usa ma viene ucciso a Washington prima di intervistare Barack Obama» anticipa l'attore, che sta anche preparando il proprio debutto come regista.
«Non sono coraggioso come lui» ha detto l'attore riferendosi alle cose in comune con il "Gatto con gli stivali", per il quale ha creato una «voce roca e forte intrappolata in un corpo di gattino, un contrasto che crea la commedia». Il simpatico felino sexy sarà protagonista anche di un cortometraggio concepito per gli extra del dvd e tornerà, come ha fatto capire il boss della Dreamworks Jeffrey Katzenberg, in un nuovo lungo. Nel frattempo Banderas non resterà inattivo, è nel cast del film d'azione "Knockout" di Steven Soderbergh e con la sua società di produzione sta realizzando "Justin and the knights of valour".

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