Lennon jr, il "comasco":
con papà, vita d'inferno

Il figlio musicista dell'ex Beatle, ucciso 31 anni fa a New York, in un'intervista a un quotidiano inglese ha rivelato il difficile rapporto con il padre. Oggi Lennon jr - che risulta proprietario di una casa anche a Campione d'Italia - dice di non voler diventare genitore per quel tormentato riferimento genitoriale.

«Era troppo giovane e non si rendeva conto dell'inferno che stava creando». Julian Lennon parla così del padre, l'icona della musica John Lennon, accusato sulle pagine del "Telegraph" di essere stato un pessimo genitore. «Non sapeva cosa fosse l'amore. Lo scriveva, lo cantava, ma non era capace di darne, o quantomeno non ne era in grado con suo figlio». Julian Lennon, 48 anni, nato dal matrimonio dell'ex Beatles con la prima moglie Cynthia - molto legato al nostro Paese e proprietario di una casa a Campione d'Italia (Como) - sostiene inoltre che le sue enormi difficoltà nel voler diventare padre dipendono dal pessimo rapporto avuto con il suo. «È la ragione per cui non ho ancora figli. Non voglio fare la stessa cosa di mio padre. Non sono pronto. Voglio sapere prima chi sono». Julian, anche lui musicista di professione, aveva appena 5 anni quando John lasciò la madre Cynthia per Yoko Ono, nel 1968. Quando era nato Julian, il leader dei Beatles si trovava in tournée, e il suo manager tentò a lungo di insabbiare la notizia, perché l'immagine di cantante-padre lo avrebbe reso meno appetibile alle fan. Ed era stato lo stesso John, in un'intervista rilasciata nel 1980, qualche mese prima della sua uccisione, a suggerire implicitamente che quel figlio avuto dalla sua prima moglie non era pianificato, anzi si era trattato «di una bottiglia di troppo di whiskey».

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