Fiorello: sì, ho salvato
tanti posti di lavoro in Rai

Il conduttore scherza, ma non troppo, sui record del suo varietà, nella quarta e ultima puntata in onda su Raiuno. Jovanotti e Bolle i primi ospiti di lusso, in una serata in cui Roberto Benigni, il "piatto forte" si fa attendere. Con Jovanotti duetti in musica e un riferimento al "profilattico" ("Il profilattico non si può nominare in Rai? Io al posto del cavallo di viale Mazzini ci metterei una statua enorme di profilattico".

«Fiorellooo, il più grande è lui!». Può ben dirlo Jovanotti, uno degli ospiti di lusso che ieri sera ha aperto la quarta e ultima puntata dello show dei record di Raiuno.
Un omaggio a cinque stelle, il suo, ritmato dalle note di "Il più grande spettacolo dopo il big bang" con un testo riscritto a misura dello show di Fiorello.
«Il più grande spettacolo dopo il week end siamo noi, io e te - canta Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti - sulla stessa barca / in questa Italia instabile». Se «la vita è un varietà», quella di Jovanotti è stata un'emozione luccicante nei toni del blu e dell'argento, i colori che hanno accompagnato il suo ingresso sul palcoscenico di Raiuno.
Niente collegamento con l'edicola sotto casa, per una volta. Ma la crisi è ospite fissa - anche in prima serata - con il suo riso amaro. «Lacrime e sangue. Ci tocca», commenta il conduttore, evocando il pianto della ministra del Welfare Elsa Fornero. «Prima capitava che i governi facevano le manovre e gli italiani piangevano - prosegue -. Ministri, presidente del consiglio: ma se iniziate a piangere voi, cosa succederà? C'è già Briatore incatenato a Palazzo Chigi con una catena di Giorgio Armani che dice "No, la tassa sullo yacht no!"».
Tutto va male? Non proprio. Fiorello ha riportato una boccata d'ossigeno in una Rai al collasso. Ci scherza su, ma non troppo, rivolgendosi al direttore Mauro Mazza. «Questo programma è andato tanto bene, ha salvato tanti posti di lavoro grazie ai contratti pubblicitari. In particolare uno - aggiunge, guardando dritto negli occhi il dirigente - Altrimenti, lei se ne sarebbe andato con il trolley...». Il riferimento va alle parole pronunciate da Mazza alla vigilia della prima puntata del varietà. Risate e applausi. È il momento di prendersela, simpaticamente, con piglio sornione, con Bruno Vespa («È la mia puntata, stasera sforerò, non andrai in onda»), per proseguire con la versione riveduta e corretta di "Alla Fiera dell'Est" di Angelo Branduardi, diventata "Alla Fiera del premier".
Fiorello, incontenibile, punzecchia la pacatezza di Giuseppe Floris, conduttore di "Ballarò" e Antonella Clerici, che «mangia a mezzogiorno e poi brucia tutto nei programmi dei bambini... Bambini? Mostri». In platea un parterre di lusso, o meglio «cool», come ripete Fiorello soffermandosi divertito su uno dei termini più cari al mondo della moda. Saluta Roberta Armani, chiedendole dei Coldplay. Poi, ecco spuntare Edward Cullen, il vampiro della saga di "Twilight", ormai una delle più riuscite parodie di Fiorello e della fedele spalla Marco Baldini. La battuta più divertente, a questo punto, riguarda Emanuele Filiberto. «Porca miseria - dice il vampiro Edward/Fiorello - proprio lui mi è toccato: aveva il sangue blu». La struggente "All by myself", una hit fine anni Settanta di Eric Carmen porta in scena Roberto Bolle, la star assoluta del balletto mondiale. Ce la mette tutta a far ballare Fiorello. Che, a suo confronto non sembra affatto un sacco di patate, per quanto si impegni al massimo per sfigurare. Tutti aspettano Roberto Benigni. «È rimasto bloccato sul raccordo anulare», dice Fiorello. Non si capisce se lo sia davvero. Un conduttore "qualsiasi" avrebbe avuto un attacco di panico in diretta. Non Fiorello: il palco è davvero suo. Canta, balla, fa battute. Peccato non ci sia una quinta puntata.

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