A De Sica il cinepanettone
stavolta va di traverso

Solo al quarto posto, nelle sale, "Vacanze di Natale a Cortina", preceduto da "Finalmente la felicità" di Pieraccioni. Sherlock Holmes, al primo posto, distacca il Gatto con gli stivali.

di Bernardino Marinoni

D'accordo, è stato solo l'antipasto, perché i consumatori di cinepanettone staccano il biglietto tra Natale e Capodanno e il conto si presenterà dopo l'Epifania. Ma "Vacanze di Natale a Cortina" nel weekend d'esordio ha raccolto un pubblico così ridotto da non salire nemmeno sul podio. Passi dunque cedere il primo posto al botteghino, ma fermarsi al quarto, con una media per sala che non promette certo sfracelli, se non è (ancora) una disfatta certamente è una resa.
Che qualche cambiamento di gusto fosse nell'aria si era avvertito già un anno fa, ma la ricetta riveduta non è parsa appetibile. E addirittura il film di Leonardo Pieraccioni, che l'ultima volta aveva contato la metà di presenze rispetto al cinepanettone - De Sica & Parenti - titolare questa volta lo ha superato. Di un'incollatura, 1.654.000 euro contro 1.623.000, ma tanto è bastato a "Finalmente la felicità" per guadagnarsi il terzo posto in classifica. La differenza si misura altrove: rispetto alla precedente commedia natalizia, quella di Pieraccioni ha incassato all'esordio più o meno lo stesso. E' "Vacanze di Natale a Cortina" ad avere dimezzato il bottino del primo weekend di programmazione di "Natale in Sudafrica". E poiché il risultato complessivo del cinepanettone, un anno fa, era stato inferiore alle attese, per quanti tentativi di correggere il tiro siano stati esperiti "Vacanze di Natale a Cortina" potrebbe riservare una delusione perfino clamorosa. Per intanto soccombe davanti ai 3.470.000 euro d'incasso di "Sherlock Holmes: gioco di ombre", la cui elevata media per sala prospetta esiti del tutto brillanti peril film di Guy Ritchie, e ai 2.268.000 del "Gatto con gli stivali" DreamWorks, pur fatta la tara al sovrapprezzo per il 3D, per altro eccellente.
Ma forse è di avere davanti Leonardo Pieraccioni a far andare un po' di traverso il cinepanettone classico (si fa per dire) a chi lo ha prodotto e adesso può solo contare sull'imbandigione riservata a chi al cinema va proprio solamente a Natale.

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