Affari stellari a Hollywood
per i cimeli delle star

Prezzi folli per una borsetta della Loren, un'auto della Dietrich, il berretto di John Wayne. Non sono soltanto i gioielli di Liz Taylor a fare impazzire i fan: ormai i cimeli delle star diventano un investimento sempre più ricercato in tempi di crisi.

di Bernardino Marinoni

Una borsetta di Sophia Loren è andata all'incanto per l'equivalente di circa 160 mila euro. Dono dell'attrice per il finanziamento di attività sanitarie nel Kemerovo, Siberia occidentale, ha spuntato quasi otto volte la base d'asta. Per quanto autorevolmente griffata - Armani - la piccola borsa in cuoio rosso conferma quel sempre più diffuso interesse per reliquie divistiche che ha avuto un formidabile soprassalto con l'asta recentissima di Christie's, a New York, di centinaia di oggetti appartenuti a Liz Taylor, scomparsa nel maggio scorso.
Si è conclusa con l'equivalente di più di 120 milioni di euro d'incasso, oltre sette volte il valore di stima, tale è stato l'impeto delle richieste, specialmente per i gioielli, già leggendari, della diva, l'ultima dell'età dell'oro di Hollywood. Oltre un milione di dollari per le fedi nuziali, dono di Richard Burton, quasi 12 milioni per una perla del XVI secolo, la famosa "Peregrina" montata in un collier di rubini e diamanti, pezzo eccezionale nel tesoro che è andato disperso insieme al guardaroba dell'attrice (un abito di broccato d'argento, Dior, è stato battuto per più di 360.000 dollari). Quotazioni in cui s'investe l'affezione, talora feticistica, di collezionisti e fan, e che sono ripercussioni della fama, se non addirittura del mito: l'abito indossato da Marilyn Monroe nella "Magnifica preda" (1954) è stato da poco aggiudicato a quota 504.000 dollari. Li ha pagati con assoluto aplomb un cinese, che come il magnate siberiano acquirente della borsetta di Sophia Loren, ha preferito tenere riservata la propria identità. Quanto alle memorabilia, è arrivato a 180.000 dollari il copricapo della divisa di John Wayne in "Berretti verdi" (1968) nel corso di un'asta, a Los Angeles, dove sono stati battuti più di 700 pezzi, tra costumi di scena e oggetti personali dell'attore scomparso nel 1979. L'incanto benefico ha fruttato quasi 5 milioni e mezzo di dollari. Particolarmente contesa la benda che l'attore porta nel film "Il Grinta" (1969). E a più di 400.000 dollari andrà all'asta il mese prossimo la Rolls Royce di Marlene Dietrich, la Phantom I che compare in "Marocco" (1930), mentre un uomo d'affari cinese giorni fa si è aggiudicato la cantina - un migliaio di bottiglie, 250.000 euro - per brindare con i vini di Alain Delon. E la vigilia di Natale un collezionista si è regalalo - per 861.542 dollari - il premio Oscar, inteso proprio come statuetta, assegnato nel 1942 a "Quinto potere" di Orson Welles.

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