L'amore si riflette sul Lario
Vita e finzione in un film

E' stato girato quasi interamente sul nostro Lario, dal regista francese  nella zona di Cadenabbia, la versione cinematografica di "Madame Solario", con protagonista maschile Cyril Descours, il giovanissimo compagno di Alessandra Martines, ex signora Lelouch. Guarda le prime immagini.

di Nicola Falcinella

Da un romanzo degli anni '50 ambientato in buona parte a Cadenabbia a un film girato quasi clandestinamente in settembre in diverse località del lago di Como. È "Madame Solario" (edito in Italia da Baldini Castoldi Dalai) pubblicato anonimo nel '56 ma l'autrice è Gladys Parrish (vero nome Gladys Theodora Parrish Huntingdon). Si tratta di una produzione francese che non vede coinvolti nomi celebri.
Uno, il coprotagonista maschile Cyril Descours, sta diventando noto anche da noi, al momento più per ragioni non artistiche. Da un paio d'anni il ventottenne attore è legato ad Alessandra Martines: la ballerina e attrice ha da poco rivelato di aver lasciato il regista Claude Lelouch, 27 anni più di lei (con il quale ha avuto anche la figlia Stella) per il collega di vent'anni più giovane. Descours, che ha iniziato giovanissimo, ha recitato in diverse serie tv e in film quali «Complices» di Frédéric Mermoud (in concorso al Festival di Locarno) e «La ligne droite» di Régis Wargnier. «Madame Solario» è diretto da René Féret, che ne ha anche scritto la sceneggiatura, autore che ebbe qualche gloria negli anni '70 (premio Jean Vigo per il suo primo film e in concorso a Cannes nel '77 con "La prima comunione di Julien") e che piano piano è finito nell'anonimato.
Il film, con un budget di circa 2,2 milioni di euro, è stato sostenuto dalla regione dell'Ile-de-France (dove si sono svolti 26 dei 46 giorni totali di riprese) e pre-acquistato da Canal +, mentre non ci sono ancora un distributore internazionale e uno per l'Italia. È la storia di fratello e sorella ambientata nel 1906, quasi alla fine della Belle  Époque, quando ill ago era ritrovo della bella società internazionale. Eugène Ardant (27 anni) non vede da oltre dieci anni la sorella Natalia Solario (25 anni). La rintraccia in un hotel a Cadenabbia e le si presenta all'improvviso. Profondamente sorpresa, lei lo accoglie, pronta a dividere con lui i pochi beni che le rimangono. Il ruolo del titolo è interpretato da Marie Féret, figlia del regista e protagonista del suo ultimo film, "La soeur de Mozart" (2010). Il libro, accompagnato da un alone di scandalo legato agli elementi incestuosi della trama, diventò subito un best-seller: da noi arrivò nel '58 accompagnato da recensioni entusiastiche. Come ha dichiarato Férét, «Madame Solario» ha affascinato il cineasta per il carattere misterioso del personaggio principale, che fa girare la testa a tutti gli uomini che la circondano, a partire da un ingenuo inglese e dal conte russo Kovanski (Andreï Zayats) innamorati di lei. Un fascino rafforzato da una vulnerabilità che finirà per provocare un dramma in quella cerchia un po' decadente di villeggianti agiati e cosmopoliti sul Lario.
Una situazione che ha spesso ispirato scrittori e registi, da "Un mese al lago" di John Irving a "La partita - La difesa di Luzhin" di Marleen Gorris.

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