Cultura e Spettacoli
Lunedì 23 Gennaio 2012
La "ballata" della Memoria
porta i 7grani da Napolitano
L'album "Neve diventeremo", realizzato due anni fa dai tre fratelli, affronta il grande enigma dell'Olocausto, attraverso una storia vera. Ascolta una canzone e guarda il video.
Una rock band comasca ricevuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: non è un sogno, ma una bella realtà che vedrà i 7grani al Quirinale il 27 gennaio, Giorno della Memoria. Chi conosce il gruppo dei tre fratelli può intuire quale sia il motivo di questo grande onore: la loro canzone-manifesto, "Neve diventeremo", non è sfuggita alle orecchie più attente. La musica è accattivante, con un ritornello vincente, ma, naturalmente, non è questo il punto. Il brano è nato in memoria del partigiano istriano Radovan Ilario Zuccon, «deportato a Buchenwald dai nazisti nel 1944 - aveva racconta il gruppo - Sopravvissuto, ha potuto testimoniare le crudeltà del nazifascismo». I fratelli Settegrani lo hanno conosciuto da piccoli. Mauro, Fabrizio e Flavio hanno «potuto ascoltare e registrare su cassetta il racconto delle sue drammatiche vicissitudini. Purtroppo Rado oggi non c'è più, ci ha lasciati nel 1995, ma in noi è sempre vivo il ricordo di ciò che ha subito e i valori della Resistenza che ci ha tramandato». La canzone è stata pubblicata nel 2010 nell'album "Di giorno e di notte". È stato anche realizzato un bellissimo e toccante videoclip, diretto da Luca Tossani, che aveva mancato d'un soffio l'inserimento nella cinquina dei David di Donatello, ma non è passato, evidentemente, inosservato, così come i concerti che i 7grani hanno dedicato, l'anno scorso, al 150° dell'Unità d'Italia, interpretando canti dal 1861 ai nostri giorni, un progetto che dovrebbe, a sua volta, sfociare in un album.
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