
Cultura e Spettacoli
Mercoledì 11 Aprile 2012
Sgarbi, scoperta a Bellagio:
la Madonna è della Caccia
La Vergine nella tela seicentesca conservata nella chiesa di San Giacomo sarebbe stata dipinta dalla celebre pittrice-badessa, monacata contro la sua volontà. In Piemonte, proprio in questi giorni, è in corso una mostra antologica.
Giovedì 5 aprile, Vittorio Sgarbi era a Villa Serbelloni a Bellagio per presentare il suo nuovo libro "Piene di Grazia. I volti delle donne nell'arte" (Bompiani). In una pausa prima di lasciare la bella località sul lago, visita la chiesa di San Giacomo, dove sulla parete sinistra, poco illuminata, scopre un'opera d'arte dallo stile per lui inconfondibile. Si tratta di un dipinto che il critico attribuisce subito ad Orsola Maddalena Caccia, una suora pittrice, figura sorprendente ma poco nota, figlia del più conosciuto pittore Moncalvo, attiva tra il 1625 e il 1676 con uno straordinario numero di opere di carattere religioso e nature morte. Proveniente da una recente donazione di una collezione privata, al dipinto di Bellagio, una maternità, non era ancora stato attribuito un autore. La pittrice, badessa per volontà del padre, è un'artista di notevole interesse, sia per la sua storia personale, che va ad inserirsi in quel filone di artiste donne che stanno vivendo oggi una riscoperta, sia per il suo stile, che Sgarbi definisce «raffaellesco di un eleganza femminile straordinaria». È prevalente nel suo lavoro l'attenzione ai soggetti femminili, ai dettagli, allo studio dei volti e delle vesti, che rende le sue opere, seppur ancora poco studiate, di un'unicità particolare. Proprio in questi giorni una mostra di Orsola Maddalena Caccia è in corso al Castello di Miradolo, Pinerolo (To). È la prima interamente dedicata alla pittrice, visitabile fino al 29 luglio. (Ha collaborato Serena Brivio)
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