
Cultura e Spettacoli
Mercoledì 18 Aprile 2012
Titani a Hollywood
(a volte ritornano)
Il mondo dei miti spopola sul grande schermo. Guarda il trailer del film di Liebesman.
Salvata l'umanità in "Scontro fra Titani", un paio d'anni fa, il semidio Perseo si dedica alla pesca sull'Egeo quando il padre Zeus lo chiama in soccorso.
I Titani infatti sono di ritorno, liberati da divinità fedifraghe, preannunciati da chimere sputafuoco. E allora Perseo deve scendere in campo contro i ciclopi, perdersi nel babelico labirinto del Minotauro, inabissarsi nel Tartaro dove Zeus ormai è costretto in ceppi: Cronos, gigantesco, rivuole il suo posto sopra uomini e dei. E' il mostro che Perseo deve sconfiggere: una lega - fulmine di Zeus, tridente di Poseidone eccetera - fornirà l'arma magica. Se il primo film si rifaceva al genere peplum, costumi e cartapesta, "La furia dei Titani" - di Jonathan Liebesman - utilizza spunti dell'epica greca con ingenuità e disinvoltura parimenti esibite per una messinscena di singolare candore, lasciapassare del similfantasy che il film diretto da Jonathan Liebesman, precedenti clangorosi tipo "World invasion", mette in scena disperdendo ogni eventuale riferimento culturale. Non per mera dissipazione fantamitologica, però, perché "La furia dei Titani" è essenzialmente un involucro: non si cura del vuoto, ma di ciò che l'avvolge, cioè la proiezione in apprezzabile 3D, la dovizia di effetti speciali, l'immaginosa scenografia. Nell'insieme uno spettacolo rutilante, onestamente da baraccone, con gran battaglia finale e uno stuolo di rinomati interpreti, da Sam Worthington a Liam Neeson, dopo il primo, scritturati anche per questo secondo film.
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