Oriana al rally di Como
e i "miracolo" della Lollo

Nell'aprile del '55, il lago di Como e la città furono alla ribalta della cronaca mondana e del gossip. Il motivo: al Rally del cinema, che quell'anno passò dalla convalle, c'era - tra gli altri vip - Gina Lollobrigida, allora al culmine della sua carriera di diva glamour. Di quel fanatismo ha lasciato memoria un reportage di Oriana Fallaci, scandalizzata dalle scene di isteria, con tanto di bambina poliomielitica presentata alla diva, quasi che potesse guarirla... Guarda le immagini.

di Elena D'Ambrosio

Anche quest'anno la primavera si è aperta a Como  all'insegna delle grandi mostre a Villa Olmo ("La dinastia Brueghel"), ma siamo lontani dagli "splendori" degli anni Cinquanta-Sessanta, quando la prestigiosa Villa, riattata e abbellita, era diventata la sede ideale non solo di manifestazioni espositive ad alto livello, ma anche di congressi e convegni nazionali e internazionali che davano un notevole contributo alla promozione turistica della città. Tuttavia, nell'aprile del 1955 l'evento che scatena l'entusiasmo dei comaschi, troppo spesso tacciati di eccessiva freddezza, è la tappa lariana del Rally del Cinema, alla sua seconda edizione.
Non per nulla l'automobile rappresenta un po' il simbolo del boom economico di quegli anni e diventa anche nei film elemento fondamentale della scenografia e a volte quasi protagonista (come la mitica Lancia Aurelia del film "Il sorpasso").
Questa nuova manifestazione, organizzata da uno dei primi imprenditori dello spettacolo, Ezio Radaelli, inventore poi del Cantagiro e "patron" di diverse edizioni del Festival di Sanremo, ha visto la partecipazione di personaggi di levatura internazionale - divi dello schermo, produttori e registi - che si sfidavano in una faticosa tre giorni automobilistica in giro per l'Italia con partenza da Roma e arrivo obbligato a Sanremo. Non era propriamente una gara di velocità, ma di regolarità in quanto i concorrenti (in coppia) dovevano cercare di incorrere nel minor numero di penalità.
Grazie agli accordi intercorsi tra gli organizzatori e l'Ente Provinciale per il Turismo, in unione con l'Azienda Autonoma di Soggiorno e il Comune di Como, la nostra città riesce a strappare a Milano la seconda tappa dell'originale manifestazione.
Tra gli iscritti figurano veri pezzi da novanta: Gina Lollobrigida in coppia col marito, il produttore Milko Skofic, Silvana Pampanini e Alberto Sordi, Antonella Lualdi e Franco Interlenghi, Franca Marzi con Franco Festucci, Anna Maria Sandri con Raf Vallone, Maria Frau e Maner Lualdi, Luisa Cavara e Massimo Serato, per citarne alcuni.
Partecipano alla gara anche l'attrice comasca Mara Berni in coppia con il produttore Felice Zappulla e "l'idolo della televisione", Mike Bongiorno, con la soubrette Elena Giusti; in tutto 22 coppie. La carovana parte da Roma il 26 aprile e viene subito segnalato il ritiro della Pampanini a causa di impegni professionali (e quindi anche di Sordi). Dopo la prima tappa a Montecatini, i corridori sono attesi a Como il giorno successivo nel tardo pomeriggio. Il percorso riservato alla gara tocca le principali vie cittadine da Camerlata fino al traguardo, fissato in piazza Cavour. Le cronache locali registrano un vero e proprio bagno di folla ad attendere le stelle del cinema lungo tutto il tragitto. In piazza Cavour le forze dell'ordine non riescono a contenere la pressione della folla, che finisce per invadere lo spazio riservato alle automobili dei partecipanti. Fortunatamente non si arriva al punto di "caricare" la folla con gli sfollagente e gli idranti come era successo il giorno prima a Montecatini, dove la gente era letteralmente impazzita per la Lollobrigida. Franca Marzi e il suo compagno sono i primi a tagliare il traguardo. Dopo di loro non è più possibile rilevare gli arrivi degli altri concorrenti poiché la marea umana, invasa la piazza, impedisce agli attori di scendere dalle automobili.
«La Polizia - leggiamo sulle pagine de "L'Ordine" - ha dovuto in alcuni casi usare la maniera forte per mantenere l'ordine e far recuperare l'uso della ragione ai più scalmanati che sono giunti al punto di strappare i vestiti dei loro beniamini». Durissimo è il commento del periodico "Ol Tivan": «che la stupidità fosse così diffusa anche a Como e che il senso delle proporzioni fosse anche da noi smarrito non era finora credibile».
Qualcuno manca, però, all'appello. In questo delirio collettivo c'è chi cerca disperatamente l'Alfa con la Lollobrigida.
Ma che fine ha fatto la Lollo?
In pratica l'attrice aveva saltato la tappa da Montecatini a Como perchè costretta a tornare a Roma per un provino.
La diva aveva poi raggiunto la nostra città durante la notte, viaggiando in treno (probabilmente il marito l'aveva preceduta a bordo dell'auto). Al mattino prende il via alla volta di Sanremo, quando le altre vetture sono da tempo partite dalla città, lasciando ancora una volta l'amaro in bocca ai fan lariani.
La vera trionfatrice del Rally, al di là del risultato - che vede la vittoria della coppia Gea e Sandro Pallavicini - è proprio lei, come afferma in un colorito e ironico articolo su "L'Europeo" una grande firma del giornalismo, Oriana Fallaci, che all'epoca si occupava di mondanità per il rotocalco milanese: «In poche altre occasioni gli italiani avevano mostrato tanto fanatismo confermando la loro debolezza di fronte al mito ed alla popolarità (…). Si videro madri che sulle autostrade protendevano i figli storpi perchè la Lollo li accarezzasse, quasi che il tocco della sua mano inguantata li potesse guarire; si videro paralitici attenderla, nelle curve più pericolose, reggendosi penosamente alle grucce». Un episodio del genere era accaduto, per l'appunto,  all'imbocco dell'autostrada Como-Torino, dove una bambina affetta da paralisi aveva atteso con ansia il passaggio della Lollo, ma l'auto era sfrecciata senza fermarsi; l'attrice aveva subito rimediato, spingendo il marito a tornare indietro per offrire un autografo alla piccola, naturalmente sotto i flash dei fotografi. Ormai fuori gara, la coppia alla fine giunge a Sanremo, rassegnata all'ennesimo assalto.

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Eco di Bergamo LOLLOBRIGIDA A COMO