
Cultura e Spettacoli
Venerdì 11 Maggio 2012
World Press Photo a Milano
Le foto più belle del mondo
In mostra alla galleria Sozzani i vincitori del premio che sceglie i migliori fotoreporter
Le immagini dei vincitori vengono esposte in musei e gallerie di tutto il mondo attraverso un tour sempre più in espansione, che quest'anno prevede mostre in un centinaio di città in 45 diversi Paesi. In Italia è la Galleria Carla Sozzani di Milano (e a Roma il Museo di Roma in Trastevere) a riunire le foto più rappresentative del Premio, fin dagli esordi punto importante sugli stili, i modi di narrare, le sensibilità correnti nella stampa.
Le foto selezionate, infatti, permettono di rivivere gli eventi cruciali dell'anno dal momento che sono servite per documentare e illustrare gli avvenimenti del 2011 sui giornali internazionali.
Nove le categorie tematiche presentate senza alcuna censura. Quest'anno l'immagine vincitrice è quasi una sintesi dell'irrequietezza del mondo arabo letta attraverso una Pietà contemporanea dello spagnolo Samuel Aranda.
È stata scattata per il "New York Times", in una moschea di Sanaa, capitale yemenita, allestita come ospedale da campo dai dimostratori contro il regime del Presidente Ali Abdullah Saleh, durante gli scontri dello scorso ottobre. Il presidente di giuria del WPP, Aidan Sullivan, ha spiegato la scelta: «La foto vincitrice mostra un momento toccante, compassionevole, la conseguenza umana di un enorme evento, un evento che è ancora in corso. Noi non sapremmo mai chi sia questa donna che culla un parente ferito, ma insieme diventano un'immagine vivente del coraggio di persone normali che hanno contribuito a creare un capitolo importante della storia del Medio Oriente». Le crisi del mondo appaiono anche in altri servizi, come quello della folla che canta e grida a piazza Tahrir contro il presidente egiziano Mubarak dell'italiano Alex Majoli e quella dei ribelli che combattono contro il leader libico Gaddafi del russo Yuri Kozyrev.
Poi, ancora, sono stati premiati Tomasz Lazar per gli arresti di Harem, a New York, durante una protesta contro la polizia; Paolo Pellegrin per una nave approdata nell'oceano di macerie lasciato dallo tsunami in Giappone; l'americana Stephanie Sinclair per una foto sull'infanzia negata delle spose bambine dello Yemen; Vincent Boisot per il ritratto di una modella nella bottega di strada di un sarto a Dakar. C'è anche una donna tra i vincitori italiani: Simona Ghizzoni con la foto scattata nella Striscia di Gaza, in cui ritrae una ragazza seduta in una stanza semivuota, rimasta ferita da un piccolo razzo israeliano. Guarda qui il video della mostra.
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