Tra stelle della Scala
brilla il Teatro Sociale

Gilda Gelati, prima ballerina del teatro milanese, ha avuto parole di affetto per la sala comasca e gli allievi della scuola di Simonetta Manara. Una serata di alto profilo per la consegna del Premio Rotary alla Fondazione Dr Ambrosoli di Kalongo (Uganda). Guarda la fotogallery e il video.

di Manuela Moretti

È stato un evento gradito al pubblico comasco il balletto andato in scena sabato sera al Teatro Sociale di Como, organizzato in occasione dell'assegnazione del "Premio Professionalità Gruppo Lario" del Rotary Club alla "Fondazione dr. Ambrosoli Memorial Hospital Kalongo".
Per l'occasione, le allieve della Scuola di danza del Teatro Sociale di Como diretta da Simonetta Manara si sono esibite sullo stesso palco dove hanno danzato ballerini professionisti del Teatro alla Scala di Milano. La serata ha visto come madrina d'eccezione Gilda Gelati, prima ballerina della Scala, che ha presentato la serata con parole lusinghiere per il Teatro comasco e di incoraggiamento per chi, tra i giovani, desidera intraprendere la sua carriera.
«Amo molto il vostro teatro: qui - ha affermato l'étoile della Scala , ho avuto il piacere di esibirmi, lo scorso anno, in "Notte trasfigurata" di Schönberg, con coreografie di Simonetta Manara. Inoltre - ha aggiunto - sono particolarmente lusingata di poter fare da madrina a questa serata dedicata alla professionalità, tema su cui si è basata tutta la mia carriera e che considero un elemento indispensabile per tutti i giovanissimi che desiderano intraprendere la mia stessa strada». Con la Gelati anche Con lei, sul palco comasco, ci saranno i danzatori Akosh Barat, Denise Gazzo, Matteo Gavazzi, Giulia Paris (quest'ultima prima ballerina del "Balletto di Milano").
Per questo importante evento, la Scuola di Danza del Teatro Sociale di Como si è esibita con due coreografie: la prima, "Untitled. 11 settembre 2001", ha rappresentato la tragedia dell'attacco di Al Qaeda alle Twin Towers rivivendo, con l'aiuto della musica di Verdi, il dramma di quei giorni dove la disperazione e il dolore lasciano intravedere, poco a poco, tenui bagliori di speranza e rinascita. Il secondo allestimento, dal titolo "Carmina Burana", ha visto invece le allieve comasche esibirsi in un inno dionisiaco dove l'esaltazione al piacere, all'amore e al vino vuole essere una sottile satira alla corruzione della società.
Applausi convinti anche ai momenti concertistici del gala comasco. La serata ha lasciato spazio anche all'esibizione di due rappresentanti dell'Accademia "Giuditta Pasta" di Como: Irene Lembo al violino e Svetlana Shilovskikh al pianoforte, che si sono esibite in un'opera del violinista e compositore Francesco Maria Veracini, molto apprezzata dal pubblico.

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