Grande lirica al "Carducci"
con Federici e giovani voci

Salone Musa affollato, applausi agli interpreti, a partire dal celebre basso Franco Federici, che ha accompagnato alcuni cantanti lirici al debutto o all'inizio della carriera. Guarda la galleria delle foto e ascolta il video.

di Stefano Lamon

Un inossidabile Franco Federici è stato, mercoledì all'Associazione Carducci, punto di riferimento di "La musica come luce di solidarietà" a favore di Aism.
<+tondo>Il celebre basso, con il pianista Milo Martani, il mezzosoprano Stefania Maiardi, il debuttante tenore bulgaro Rossen Nentchev e l'esperta voce baritonale di Michele Govi, ha strappato consensi al pubblico di appassionati. Introdotti da una toccante riduzione pianistica della "Meditazione" dal "Thais" di Massenet di Milo Martani, che si sarebbe ulteriormente messo in luce solisticamente con una "Parafrasi" sul "Rigoletto" di Liszt muscolare e d'effetto, i cantanti si sono alternati in un repertorio vasto ed eterogeneo, improntato a grandi arie di baule e celebri canzoni non senza  raffinatezze preziose. Federici è sempre un intenso Filippo dal "Don Carlo"s come un piacevole Don Pasquale donizettiano; la Maiardi, dalla tinta scura interessante, è passata con intensità da Saint Saens a Ponchielli a Cilea con grande forza espressiva e qualche salto improvviso di registro; Nentchev, giovane e brillante, si spende con entusiasmo pur avendo ancora da curare un mezzo vocale che spesso cede a certe inflessioni di lirismo patetico. Govi è stato l'esperto, affabile ed energico che i melomani comaschi conoscono ed apprezzano, da Leporello a Figaro.

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