Un giornale comasco
anticipò La Provincia

"La Provincia di Como" uscì con cadenza quotidiana nel marzo del 1892, ma già nel 1883-1885 venne pubblicato un foglio con il medesimo nome, in edicola ogni 3 settimane. L'ipotesi di Rosaria Marchesi, storica e autrice di "Novecento quotidiano" (2002) è che esista un punto di contatto tra quella due testate. Guarda la fotogallery di immagini de La Provincia, tratte da "Novecento quotidiano".

di Rosaria Marchesi

Se pensate che "La Provincia di Como" sia nata il 26 marzo 1892, avete ovviamente ragione. Ma a metà. Quel giorno di 120 anni fa uscì, infatti, il suo primo numero, ma la su storia "certa" comincia prima e c'è anche una sua preistoria, questa solo ipotizzabile. Sulle colonne del nostro giornale, ovviamente, queste vicende non hanno avuto spazio. Me ne sono occupata nel primo capitolo del volume "Novecento quotidiano" (testo a più mani, uscito in occasione dei 110 anni del giornale).
Luigi Massuero (Chambery 1857- Padova 1918), il direttore- fondatore era arrivato a Como nel 1889 per dirigere "L'Araldo" (poi chiuso, a fine 1893), quotidiano dei fratelli Solone e Francesco Ambrosoli. Il giornale crebbe, Massuero ebbe modo conosce la città, poi nel febbraio del 1892 il rapporto con la proprietà si incrinò, forse per divergenze politiche.
Il nostro "mitico" direttore firmò il suo addio, una lettera non un articolo di fondo, il 4 marzo, ma già due giorni prima "L'Ordine" (quotidiano cattolico che sarà, per alcuni anni, in costante polemica con la "Provincia") aveva dato la notizia ai quattro venti: «In previsione di più o meno prossime elezioni politiche in campo radicale progressista della nostra città… (Si parla) della fondazione di un giornale politico quotidiano del mattino, per il quale si stanno raccogliendo i fondi necessari. Il nuovo giornale si chiamerebbe "La Provincia di Como" e comincerebbe le pubblicazioni con il primo aprile… l'epoca dei pesci. Si dice pure in città che sia in relazione a questa nuova pubblicazione l'abbandono della direzione dell'Araldo del nostro collega Luigi Massuero».
Il dado era tratto, per questo il "nostro collega" fu costretto a chiedere spazio all'ormai suo ex giornale per informare che in coscienza non si sentiva più al suo posto, perché "attratto irresistibilmente verso altri campi, altri ideali". Il 5 marzo "Il Lavoratore Comasco" riportò anche il programma del futuro giornale. Fuga di notizie? Scoop? Niente di tutto questo, ma, più semplicemente, in città girava una circolare che illustrava la nuova iniziativa editoriale (liberale, progressista e democratica) e, soprattutto, terminava con una scheda di sottoscrizione (minimo L. 100) per sostenere i costi. La stampa (per la prima volta a Como realizzata di notte) era fatta presso la presso la Tipografia Cooperativa Comense diretta da Aristide Bari (Como 1858- 1911) che sarà un altro degli uomini chiave del nostro quotidiano. Il ben venuto dei concorrenti fu di circostanza, solo quello de "Il Grillo" (giornale umoristico) fu caustico.
In mancanza di documenti sulla nascita del quotidiano formulai allora un'ipotesi (discussa con Fabio Cani) che ci può chiarire chi erano i fondatori. Bisogna fare un passo indietro, al 1883-'85, quando in città uscì una pubblicazione trisettimanale, che aveva la stessa testata "La Provincia di Como", gli stessi ideali politici e molti nomi in comune con quelli che, in un articolo comparso nel 1910, Massuero citava tra i fondatori del suo giornale. Quel periodico nel suo programma prevedeva, in un futuro, di potersi trasformare in quotidiano. Il legame tra questi due prodotti editoriali ha molti punti di contatto (basterebbe il nome); essi possono far ipotizzare una sorta di continuità che, però, non possiamo provare.
Chiudiamo con una curiosità. Nel 2012 Como ha cambiato il sindaco. Accadde anche nel 1892, ma con la rielezione a primo cittadino di Giovanni Confalonieri (1849- 1916).

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