
Cultura e Spettacoli
Venerdì 03 Agosto 2012
Aspesi, ironia pungente
tra "Festival e funerali"
Giornalista da cinquant'anni, ma soprattutto una scrittrice di notevole acume, forse ancora più grande della reporter. E' l'interpretazione che ne dà il critico Fulvio Panzeri, alla vigilia della conferenza che la Aspesi terrà a Zelbio. Guarda il dialogo con Bertolino sul libro "Festival e funerali", summa della sua carriera.
Cinquant'anni di giornalismo sono tanti, soprattutto se portati benissimo come succede a Natalia Aspesi.
Eppure lei sul passaporto si definisce "casalinga", perché nonostante tutto è restata una gran signora che sa guardare il mondo con un fondo d'ironia e di intelligenza che ci aiuta sempre a capire che cosa succede in questa Italia che rimane provinciale, ma assorbe e rielabora a suo modo il peggio che offre il mercato.
Graffiante e sorniona allo stesso tempo, la Aspesi continua a scrivere e a raccontarci mode e tendenze dei nostri tempi, come ha sempre fatto, con un piglio da giornalista che però rivela una perfetta scrittrice.
L'ultima sua divertentissima uscita (e solo lei poteva farlo che di questioni di cuore se ne intende, visto la rubrica che da decenni tiene sul "Venerdì" di "Repubblica", rispondendo ai dubbi sentimentali dei lettori) è di pochi giorni fa, sempre su Repubblica, quando è intervenuta sul fenomeno che da alcuni mesi fa impazzire le donne italiane che ritornano al "porno" esplicito di quella serie di romanzi, best-seller in tutto il mondo, che propone "sfumature" di vari colori dal grigio al nero e al rosso.
(Prosegui la lettura dell'intero articolo sulla pagina culturale de La Provincia in edicola il 3 agosto)
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