Cultura e Spettacoli
Venerdì 08 Maggio 2009
Maybe6ix, in sei suonano con la voce
"Dal madrigale a Zucchero e Raf"
Primo disco per il gruppo lariano che conquista popolarità sull'onda di X Factor
La musica per sole voci ha avuto di recente, grazie a trasmissioni come X Factor, una crescita di popolarità, pur rimanendo un genere di nicchia. Ora, sull’asse Como-Varese è nata una nuova formazione, i Maybe6ix, che si rifà ai gruppi storici come Manhattan Transfer e Take 6 oppure agli italianissimi Neri Per Caso o ai Cluster, formazione uscita dalla prima edizione del talent show di Raidue.
L’ensemble ha appena pubblicato l’omonimo cd d’esordio, ma i suoi componenti hanno alle spalle solide esperienze, seppur in altri ambiti. Ideato da Fausto Caravati (fondatore dell’associazione Sole Voci, che si occupa della diffusione della musica acappella) ed Alessandro Cadario, il progetto, oltre ai suddetti, annovera Tony Guerrieri, Krishna Nagaraja, Tommaso Ferrandina e il lariano Luca Giugno, già stimato solista nella chitarra jazz blues e corista per grandi della canzone italiana. L’album, che rilegge alcuni famosi brani pop di Raf, di Zucchero e di Pino Daniele, si prefigge di avvicinare i giovani alla polifonia e al canto corale. «Grazie a trasmissioni come X Factor abbiamo registrato un aumento di interesse per questo stile di canto - ammette Fausto Caravati, varesino, 38 anni - ma resta comunque un genere di nicchia.
La nostra associazione intende diffonderlo. Siamo reduci dal Festival di Primavera di Montecatini, dove siamo stati ospiti speciali». I Maybe6ix, prestano opera di divulgazione oltre che arrangiare canzoni pop per la polifonia. «Ci siamo divertiti a recuperare le radici della melodia italiana di oggi nella musica corale del’500, nella quale l’Italia dominava - spiega Caravati - Nel mezzo della nostra versione di Io per lei, ad esempio, si trova una fuga a cinque parti che ricalca gli schemi del madrigalismo e della musica barocca».
Dello stesso parere il comasco Luca Giugno, 43 anni: «Dopo aver collaborato sia come chitarrista che come vocalist con alcuni nomi della canzone italiana del calibro di Nek, Alberto Fortis, Nomadi e Renato Zero, da circa un anno faccio parte di questo progetto che ritengo interessante ed innovativo. Nella formazione sono il secondo tenore. Amo cantare ma mi considero prevalentemente un musicista. La chitarra è uno strumento che continuo ad insegnare con passione». I Maybe6ix terranno presto alcuni concerti. «Prima di andare in tour in Germania - conferma Giugno - il 23 maggio presenteremo il cd al Blue Note di Milano, ma ci attende anche il Lario». Il coro sarà invece il 10 maggio a Varese per la Fiera del Libro.
Fabio Borghetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA