Cultura e Spettacoli
Lunedì 25 Maggio 2009
I sogni del Sociale: "Grossi nomi
più danza e stagioni su misura"
Barbara Minghetti fa bilanci e progetti per migliorare l'offerta
"Cresciuti lirica e sinfonica, in estate riempiremo la città di musica"
Signora Minghetti cominciamo con una valutazione sulla stagione chiusa al Sociale. Tutto bene?
Possiamo dirci soddisfatti dell’evoluzione positiva verificata nel tempo. In particolare, a parte la buona riuscita della stagione lirica, mi confortano i dati, in crescita sulla sinfonica. Il pubblico accoglie bene le proposte e soprattutto l’idea di far lavorare l’Orchestra 1813 con grandi artisti. La speranza, per il futuro, è di “esportare” i nostri concerti, anche in altri teatri.
E la prosa? Come è andata quest’anno?
I dati sono buoni, ma credo che ci sia ulteriore margine per migliorare. Posso anticipare che, nella prossima stagione, punteremo su allestimenti di grande qualità, senza cedere alla tentazione del teatro di cassetta. In più, percorreremo la strada, vincente quest’anno, delle produzioni comasche e corali, che permettono di far crescere i tanti talenti artistici del nostro territorio. Maggiore difficoltà si registra nel trovare spettacoli validi nel settore musical.
Perché?
Si diffonde, anche in Italia, la tendenza a presentare gli spettacoli in grandi centri e in modo stanziale, ovvero senza girare in tournée. In compenso, però la danza, grazie ai buoni risultati dell’appuntamento di quest’anno, avrà spazio maggiore, insieme a generi nuovi che scoprirete nella conferenza del 17 giugno, on line e del 18...
Insomma, l’idea base è quella di costruire stagioni “a misura” di teatro…
Sì. La progettualità è l’arma vincente. Lo dimostra il successo di Operadomani che fa conoscere Aslico in Italia e all’estero e che ci ha dato la possibilità di lanciare iniziative analoghe che ormai stanno prendendo piede. Penso a Opera Kids, nata quest’anno e già invitata al prestigioso festival nazionale «Segnali», ma anche a Pocket Opera. Persino la grande lirica del circuito regionale può trarre beneficio dal fermento creativo.
Parliamo invece del festival Como città della Musica…
Alla sua seconda edizione, è una manifestazione giovane, ma cerchiamo di irrobustirla, potenziando le forme di comunicazione per raggiungere il pubblico italiano e straniero, portando la musica in tante parti della città, creando eventi. Abbiamo anche lavorato per razionalizzare il palco a Villa Olmo e dare ancora più emozioni al pubblico.
Sara Cerrato
© RIPRODUZIONE RISERVATA