Brunate, scatti dalla Belle Epoque

In mostra le foto restaurate della Brunner e quelle della funicolare dei tempi eroici

Si inaugura sabato prossimo, 5 settembre, a Brunate la 4ª edizione di «Camminart», curata dal giornalista de «La Provincia» Pietro Berra

Mentre signore con lussureggianti cappelli aspettano la funicolare insieme a bambine vesite come bambole, e in paese spuntano l’albergo Bella Vista e il primo edificio - poi ampliato - del grande hotel Milano, Brunate è ancora un borgo rurale, dove fioriscono botteghe, si incrociano contadini che ai Piani, oggi cosparsi di villette, raccolgono balle di fieno e un ragazzo attraversa il centro storico portandosi dietro l’asinello.
A volte è bene guardare indietro, per andare avanti senza sbagliare strada. In tempi di crisi, è un esercizio utile non solo per gli individui, ma anche per le comunità, piccole o grandi che siano. Da questo, oltre che dal desiderio di declinare in chiave "glocale" (sforzo, anche verbale, di coniugare localismo e globalizzazione) il centenario del futurismo, nasce «Camminart 4. Liberty e futurismo a Brunate cento anni dopo». Una rassegna finalizzata a riscoprire l’immagine del paese che fu, attraverso fotografie come quelle descritte nell’incipit, ma anche a ricreare un clima affidandosi a recital, spettacoli e film (si veda il programma nella scheda a lato). 
Nell’estate del 1909, il "balcone sulle Alpi" (com’è soprannominato Brunate), allora meta privilegiata della borghesia milanese ed europea da quando nel 1894 era stata inaugurata la funicolare, ospitava un’importante mostra di pittura e scultura eternata da un celebre manifesto di Umberto Boccioni, che di lì a poco sarebbe diventato l’artista di punta del futurismo. Gigantesche figure allegoriche, che rappresentano le arti, "volano", avvolte in linee sinuose di chiaro stampo liberty, sopra il lago e la montagna tagliata dalla linea della funicolare, che rende inconfondibile il paesaggio. Una fusione momentanea, e irripetibile, tra i due correnti opposte che contraddistinsero al Belle Epoque, liberty e futurismo, realizzato a Brunate anche nell’unica architettura realizzata in vita da Antonio Sant’Elia, il Villino Elisi, sulla strada sterrata che da San Maurizio porta alle baite.
«Camminart 4» si innesta sulla mostra «L’invenzione della villeggiatura», voluta dall’amministrazione uscente assieme alla ristampa del libro <+G_CORSIVO>Brunate tra eclettismo e liberty<+G_TONDO>, aprendo di fatto - così nelle intenzioni della nuova Giunta e della Pro Brunate che ora come nel 1909 è tra i promotori -  un anno di iniziative tese a creare un ponte tra passato e presente. Il centenario diventa occasione per capire, e sperimentare, quale può essere oggi la funzione di un grande patrimonio architettonico e naturalistico ereditato dal passato: le sedi medesime di Camminart (Villa Guliani, la biblioteca già Villa Scacchi e il parco Franceschini), sono esempi di riutilizzo a favore della collettività di spazi privati sorti nei primi anni del Novecento. Inoltre è spunto per setacciare archivi pubblici e non, al fine di ricostruire una memoria anche visiva di quello che siamo stati.
Dal 5 al 20 settembre si potranno ammirare i primi risultati di questa "riscoperta". A Villa Giuliani, la mostra «Istantanee dall’epoca bella» propone 64 foto recuperate - e restaurate, laddove risultavano compromesse dai segni del tempo - dall’archivio della funicolare (proprietà del Consorzio provinciale trasporti) e da quello delle Edizione Brunner & C., storici produttori di cartoline di Zurigo che nel 1904 aprirono una filiale a Como. L’archivio Brunner, di 20mila pezzi, è conservato dagli anni Sessanta presso la biblioteca comunale di Como e rappresenta un autentico scrigno per studiosi e appassionati del territorio lariano. Nell’auditorium della biblioteca comunale, saranno invece protagoniste le cartoline d’epoca dedicate a Brunate e ad Alessandro Volta, che si dice abbia vissuto i primi anni di vita proprio nel "Balcone sulle Alpi", presso la balia Elisabetta Pedraglio.
Il manifesto del 1909 esposto a Villa Giuliani, grazie alla disponibilità delle Civiche raccolte Bertarelli di Milano, sarà probabilmente il punto di partenza di una futura mostra dedicata ai manifesti liberty. Intanto prosegue la raccolta di film di famiglia - i vecchi super8 e affini - girati a Brunate da autoctoni e gitanti. Un vasto progetto che si può realizzare, e si sta realizzando, solo con la collaborazione di tanti appassionati che nella biblioteca di Brunate hanno trovato un valido interlocutore e fidato custode del fondo di documenti multimediali che si va formando.

Pietro Berra
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