Arrivano i giorni di “Medea”:
dalla conferenza al cinema

In attesa dello spettacolo itinerante, domani, lunedì, due appuntamenti a Como - Nel ridotto del Sociale incontro con il prof. Pucci. Al Gloria il film di Pasolini

“Medea per strada” è uno dei titoli più attesi di questa Stagione Notte del Teatro Sociale, tanto che i posti sono esauriti per tutte le repliche in calendario da martedì prossimo. È un’idea particolarissima, uno “spettacolo itinerante su furgoncino” con partenza davanti al teatro. Ma la ripresa di un mito antico come quello cantato da Euripide sarà anche oggetto di due altri appuntamenti, domani, lunedì 20 gennaio.

Alle 18.30, nelle sale del Ridotto del Sociale, in via Bellini 1, l’Accademia Pliniana e la Società Palchettisti propongono un incontro con il professor Giuseppe Pucci: “Il mito di Medea, immagini e racconti dalla età arcaica a oggi”. Pucci, già ordinario di archeologia e storia dell’arte greca e romana all’Università di Siena, è stato visiting professor in numerose università europee e americane, Getty scholar al Getty center for the history of art and the humanities, fellow del Center for advanced study in the visual arts; fa parte del comitato scientifico delle riviste Fontes. TeCLa, e delle collane Aesthetica Preprint e Forme del possibile delle Edizioni Mimesis; è tra i referees di Aisthesis. Pratiche, linguaggio e saperi dell’Estetica. È co-fondatore e membro dell’Associazione internazionale antropologia e mondo antico, membro della Società italiana di Estetica, co-fondatore e membro dell’associazione internazionale Warburg-Italia, consigliere scientifico del Museo laboratorio di arte contemporanea di Roma, socio ad honorem del Centro internazionale di studi di Estetica, socio corrispondente dell’Istituto archeologico Germanico. È autore del saggio “Il mito di Medea” edito dalla casa editrice Einau. Ingresso libero.

In serata, alle 21, allo Spazio Gloria di via Varesina 72, nell’ambito della rassegna “I lunedì del cinema”, proiezione del capolavoro che Pier Paolo Pasolini trasse dalla tragedia di Euripide affidando il ruolo di “Medea” a Maria Callas, che aveva già interpretato il ruolo in forma lirica, nell’opera di Cherubini, in questo caso intensa e perfetta interprete cinematografica. La parte le era già stata offerta da un altro maestro, il regista danese Carl Theodor Dreyer), ma aveva declinato accettando l’offerta del poeta.

«Non vedo differenze tra “Edipo re” e “Medea” - considerò Pasolini in una celebre intervista – ma neppure tra “Il Vangelo secondo Matteo’” e “Medea”, tra “Accattone” e “Medea”, perché un regista, in fondo, realizza sempre lo stesso film. Si tratta di varianti, anche profonde, di uno stesso tema, ovvero il rapporto ideale, e sempre irrisolto, tra mondo povero, plebeo, diciamo sottoproletario, e mondo colto, borghese, storico. Medea è l’eroina di un mondo sottoproletario, arcaico, religioso; Giasone, invece, è l’eroe di un mondo razionale, moderno, laico, e il loro amore rappresenta il conflitto tra questi due mondi». Il film sarà presentato dal direttore del Lake Como Film Festival Alberto Cano. Biglietti a 7 euro.

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