“Aspettando il museo”: la luce di Erba

La rassegna Un evento al mese per accompagnare la nascita del polo voluto da Ezio Frigerio e Franca Squarciapino. Primo appuntamento il 21 febbraio al Lariofiere con Anna Nogara. Intanto a Villa Candiani presto partiranno i lavori

I lavori incominceranno il prossimo giugno e perché siano completati ci vorrà tempo - due anni circa -, ma il polo culturale voluto da Ezio Frigerio e Franca Squarciapino in qualche modo è già qui, a Erba: un’occasione di aggregazione culturale per la città.

Su più piani

Villa Candiani, nel cuore del centro brianzolo, è rimasta abbandonata per anni ma tornerà a nuova vita grazie a un profondo restauro che, una volta terminato, offrirà alla comunità spazi diversi di visita e di studio. Il progetto, avviato dal grande scenografo con la moglie, costumista premio Oscar, è ora portato avanti da quest’ultima, dopo la scomparsa di Ezio Frigerio il 2 febbraio dello scorso anno. Nella Villa troveranno posto un “Caffè letterario” - spazio al quale Franca Squarciapino tiene molto - e, sui diversi piani dell’edificio, la collezione di quadri donata dalla coppia che, nel suo insieme, costituisce un omaggio alla pittura italiana del Novecento e l’archivio Frigerio-Squarciapino (bozzetti e modelli di scenografie firmati da Frigerio, bozzetti e costumi originali creati da Squarciapino); nel seminterrato verrà collocata una raccolta archeologica, pure donazione di Ezio Frigerio e Franca Squarciapino: 43 pezzi che abbracciano l’arco cronologico che va dal IV Secolo a. C. fino al tardo Impero. Una sala, infine, sarà adibita alla proiezione di un video “immersivo” che ricostruisce per immagini la storia di Erba e della sua gente dalla metà dell’Ottocento alla Seconda guerra mondiale, un omaggio espressamente voluto da Frigerio per la sua città natale.

Tutto questo, come detto, al termine dei lavori, ma, allo scopo di accompagnare e avviare l’attività di questo centro culturale, dal prossimo 21 febbraio sarà avviato, in collaborazione con Lariofiere e “Make Como” - soggetto capofila di una squadra di partner comprendenti vari comuni del Comasco -, un ciclo di incontri culturali - uno al mese, di massima - intitolato “Aspettando il museo”. Il programma è ambizioso e si articolerà in concerti, spettacoli e mostre (tra cui alcune - ora allo studio - dedicate ai costumi di Franca Squarciapino) che vedranno il coinvolgimento di personalità importanti.

I giochi

«Si aprono così i giochi - dichiara la stessa Squarciapino -. La nostra intenzione è di essere già presenti sul territorio con una serie di eventi culturali di alto livello che creino interesse e un senso di attesa. Di fatto, abbiamo già incominciato: vorrei ricordare il concerto dedicato a Giuseppe Pontiggia, con la partecipazione di un giovanissimo violinista. Questa, sarà un’altra cifra di “Aspettando il museo”: l’apertura verso i giovani».

Il primo appuntamento della serie è già definito ed è in programma appunto per il 21 febbraio alle 21 al Lariofiere (ingresso libero): “Lombardia stravagante. Varon milanes de la lengua de Milan”, a cura di Anna Nogara e Giuseppina Carutti.

Protagonista sarà Anna Nogara, attrice e regista formatasi al Piccolo Teatro, con un’esperienza professionale tra Italia e Francia che l’ha portata a lavorare con registi del calibro di Strehler, Puecher, Grüber e Ronconi. Oggi, privilegia le letture in pubblico di poesie e autori di grandi testi letterari. “Lombardia stravagante” è una rilettura del “Varon milanes de la lengua de Milan”, ovvero del primo vocabolario milanese, stampato nel 1600.

Con questa scelta, si coglie l’occasione di ricordare il filologo, scrittore e critico Dante Isella e di portare un omaggio ad Alessandro Manzoni a 150 anni dalla morte.

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