Cantù, il Concorso pianistico
e le pagine di Ščedrin e Gheorghiu

Oggi e domani al San Teodoro le esecuzioni di musica contemporanea

L’anno scorso come oggi, al Concorso internazionale per pianoforte e orchestra “Città di Cantù”, ferveva l’eco proveniente dai social sulla scelta del direttore artistico Vincenzo Balzani di inaugurare la nuova e originale sezione di repertorio della competizione dedicata al Ventunesimo secolo con il Concerto di Giovanni Allevi.

Tutta la vivacità che brulicò fra il mondo accademico e degli appassionati sembra essersi placata quest’anno, quando meriterebbe rivolgere attenzione pari, se non maggiore, ai nuovi brani contemporanei inseriti nell’elenco dei Concerti degli anni Duemila. Per chi fosse giustamente curioso e interessato, al di là delle fin troppo facili polemiche nostrane, a iniziare ad approfondire in quali direzioni va la composizione contemporanea, fra oggi e domani, 30 aprile e 1 maggio, al Teatro San Teodoro di Cantù saliranno in palcoscenico i concorrenti che hanno scelto di misurarsi con le composizioni per pianoforte e orchestra del russo Rodion Konstantinovič Ščedrin o del rumeno Valentin Gheorghiu.

Questa mattina, dopo una giornata interamente dedicata ai Concerti da Bach a Beethoven, inizia la fase eliminatoria del concorso che, oltre alla granitica messe di Prokof’ev e Rachmaninov dove dimostrare cuore e polsi d’acciaio, qualche Ravel, Chopin, Brahms e Gershwin, sarà possibile ascoltare la prima parte dei brani contemporanei. Essendo andata per quest’anno la scelta di Balzani verso la scuola compositiva pianistica dell’Est europeo (il bando proponeva, insieme a Ščedrin e Gheorghiu, anche il Concerto Classico di Stefan Lebetkin), era abbastanza prevedibile che a far onore al compositore del proprio Paese fossero concorrenti provenienti dalla Romania: così sarà per il trentenne Mihail Ritivoiu. Sarà invece il torinese Vincenzo Cristiani, allievo di Ippazio Ponzetta, a far ascoltare al pubblico del concorso internazionale per pianoforte e orchestra “Città di Cantù” il Quarto Concerto di Rodion Ščedrin. Il regolamento di quest’anno della competizione prevede l’ammissione alle semifinali e l’esecuzione dell’intero brano con l’orchestra filarmonica “Mihail Jora” di Bacau diretta da Ovidiu Balan a due concorrenti, con quello giudicato migliore assegnatario di una borsa di studio del valore di 1500 euro. Rodion Konstantinovič Ščedrin ha visto il proprio stile compositivo crescere da pagine tonali ad aperture verso la serialità; il Concerto di Gheorghiu, allievo di Mihail Jora, ha vinto il prestigioso Premio Enescu.
Stefano Lamon

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