Como, lirica da acuti
"Turandot" in prima linea

Giovanna Lomazzi, vice presidente di Aslico, anticipa i contenuti della stagione del Belcanto comasca. Il sipario del teatro si alzerà sull'opera pucciniana, il 3 ottobre 

È stata amica, quand’era giovanissima, di Maria Callas. Ha lavorato con Menotti al Festival di Spoleto, con Henze al Cantiere d’arte di Montepulciano. Oggi Giovanna Lomazzi - signora della lirica italiana, milanese con un profondo legame con la città di Como - é vice presidente dell’Aslico con competenze specifiche per quanto riguarda voci e titoli della Stagione lirica, che quest’anno é molto ricca e importante. Al Sociale di Como ascolteremo, tra l’altro, "Turandot", che aprirà la stagione del teatro il 3 ottobre (con replica il 5). In cartellone anche: "Gianni Schicchi", sempre di Puccini, "Medium" di Menotti, "Don Pasquale" di Donizetti, "Falstaff" di Verdi, "L’Italiana in Algeri" di Rossini (Pocket Opera) e "Hansel e Gretel" di Humperdinck (Opera Domani). "La Provincia" l’ha incontrata per qualche anticipazione sul cartellone lirico, attesissimo dagli appassionati.
Signora Lomazzi, da quando il maestro Dal Bon ha lasciato il Sociale e l’Aslico, le sue responsabilità sono aumentate?
Certamente sì, però nell’ambito dell’Aslico ci siamo organizzati suddividendo i ruoli ma stando molto a contatto per vicendevoli consultazioni.
Dove ha trovato le voci più adatte alle numerose opere in programma?
Io riesco ad ascoltare un migliaio di voci in un anno, tra concorsi, audizioni e dal vivo. La particolarità più difficile é quella di capire il potenziale della voce e se il personaggio é pluasibile possa avere "quel" tipo di voce e se può essere passibile di miglioramento. Non é facile: a volte va bene, altre no.
La sua competenza é innegabile: ha mai cantato o suonato qualche strumento?
Ho suonato il pianoforte non regolarmente, ma ho amato la musica fin da piccola e molto presto, da buona milanese, ho cominciato a frequentare il Teatro alla Scala. Non è stato difficile, perciò, tramutare la grande passione in attività lavorativa.
Come avviene la scelta di direttori d’orchestra e dei registi?
È un scelta collegiale di tutti i reponsabili del Circuito Regionale Lombardo. Ogni città si fa carico di allestire un’opera, che poi gira per le altre sedi del Circuito. Per Como sarà "Turandot", però l’Aslico gestirà anche "Falstaff" e "Don Pasquale", per le quali opere sono state scelte le voci del Concorso di febbraio 2008. Abbiamo ascoltato le belle voci uscite dal Concorso di quest’anno: cosa pensa del tenore Simoncini che a noi non è parso riuscire a dominare il suo strumento?
Ho sentito Simoncini nel Don Pasquale e devo dire che é molto bravo: per lui questo é un momento delicato perché sta studiando per cambiare repertorio, prediligendo, ora, il genere drammatico.
Da quale logica é scaturita l’idea di abbinare «Gianni Schicchi» di Puccini con «La medium» di Menotti?
Ogni anno vorremmo inserire nella stagione un’opera del novecento: l’anno scorso é stata "Giro di Vite" di Britten. Quest’anno a una farsa (Puccini) é stata contrapposta una tragedia (Menotti).

Maria Terraneo Fonticoli

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