Con il mito di Cassandra
un ponte fra due epoche

Mercoledì al Sociale la messa in scena del romanzo di Christa Wolf

como - La prosa si congeda,  mercoledì 21 maggio, alle 21, dal teatro Sociale di Como, con un appuntamento tra classico e contemporaneo, che rientra perfettamente nelle linee guida della stagione che si sta concludendo. Si tratta di <Cassandra>, riscrittura del testo classico, realizzata dall’autrice tedesca Christa Wolf.  Il romanzo è considerato con <Medea>, uno dei suoi lavori maggiori e più significativi. Sul palcoscenico, nei panni della protagonista, vedremo Elisabetta Vergani, diretta da Maurizio Schmidt che ha curato anche l’adattamento drammaturgico. Con lei recitano Angelo Di Genio, Giorgia Coco, Alessandro Tedeschi, Martina De Santis e Antonio Peligra. Altra voce fondamentale saranno le percussioni di Danila Massimi: un elemento musicale che fa inserire la pièce nel cartellone di Parole della musica, per i Circuiti teatrali lombardi, che include allestimenti capaci di mescolare insieme i due linguaggi. Lo spettacolo è prodotto dalla compagnia Farneto Teatro. Un mito antichissimo eppure forte e ancora in grado di parlare agli uomini, sale sulla scena e attraverso una figura femminile racconta di terribili guerre, di cecità di fronte all’orrore, ma anche di dolore derivante dalla scoperta di essere lontani da quello che fino ad un certo momento, si è creduto essere il proprio mondo, una realtà cui non si appartiene più. Tutti conoscono la vicenda del personaggio tragico. Cassandra, figlia amatissima di Priamo, re di Troia, unica in tutta la città si oppone al far entrare nella cinta delle mura il cavallo lasciato in “dono” dai greci. Per questo viene considerata folle e non riesce a fermare la distruzione del proprio mondo. Saranno, ironia della sorte, proprio i greci, a raccontarne il triste destino di profetessa inascoltata. E racconteranno il mito della profetessa condannata a vedere la verità e a non essere mai creduta. Il romanzo di Christa Wolf stabilisce un ponte, nel tempo e nello spazio, tra due donne lontane. Da un lato l’antica Cassandra, dall’altro una scrittrice che, durante un viaggio per turismo, contemplando le mura di Micene e la maestosa Porta dei Leoni, si immerge in una sorta di “sogno”, assistendo alla morte, per mano dei greci, della infelice figlia di Priamo. 
 
Sara Cerrato

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