Domenica delle Palme in musica
I “Vespri” di Rachmaninov

Como: la Stagione concertistica del Sociale dedica il penultimo appuntamento alla musica sacra - Dalle 17 le 15 liriche saranno interpretate dal Coro da camera del Conservatorio cittadino

Il Teatro Sociale di Como, affacciato verso l’abside del simbolo religioso per eccellenza della città, dedica il penultimo appuntamento della propria Stagione Concertistica 2018/2019 al repertorio sacro. In occasione della Domenica delle Palme, in collaborazione con il Conservatorio cittadino, oggi alle 17 verranno proposti i Vespri op. 37 di Sergej Rachmaninov. Le 15 liriche per coro misto a cappella, dal titolo originale Vsenocnoe Bdenie (Vigilia notturna), saranno interpretate dal Coro da Camera del Conservatorio di Como diretto da Domenico Innominato, con le voci soliste del contralto Tania Pacilio e del tenore Davide Sensales.

Per un’ora, la cavea del Sociale proverà a trasformarsi nell’intima atmosfera di un monastero russo durante la veglia notturna che, tradizionalmente, si estendeva dalle ore che precedevano immediatamente l’ufficio mattutino, quando ancora le prime luci dell’alba non sono spuntate, all’ora prima. Quell’atmosfera che un Rachmaninov quarantenne respirava ancora in quella Russia del 1915, che nella seconda metà dell’Ottocento aveva dedicato un importante studio al corposo e secolare repertorio della musica sacra ortodossa ad opera di molti musicisti, fra cui anche Rimskij-Korsakov, Baliakirev e il maestro della Cappella imperiale di San Pietroburgo Stefan Smolenskij, scomparso nel 1909.

È proprio “In memoriam S. Smolenskij”, come recita la dedica manoscritta, che Sergej Rachmaninov dedica la raccolta del Vespro op. 37: una summa della storia della musica nella liturgia russa, condensazione di antichi stilemi monodici, polifonie, influssi provenienti dall’occidente, temi popolari e, non ultimi, il canto znamennyi o le suggestioni dei Paesi Balcanici.

Alla vigilia della rivoluzione, Rachmaninov rese omaggio con l’anch’esso tardo stile tardo-romantico a questa stratificazione di motivi, riti, ritmi tradizionali, con un’opera di particolare intensità come il Vespro, eseguito in prima assoluta nella Sala delle Colonne a Mosca il 10 marzo 1915.

Il Coro da Camera del Conservatorio se ne fa oggi autorevole interprete: attivo da oltre un decennio sotto la guida di Domenico Innominato, si compone di laureati in Discipline musicali dell’istituto e da cantori provenienti da importanti gruppi polifonici della Regione Lombardia.

È presente periodicamente in città proponendo repertori di spessore ed è stato chiamato al First International partecipants meeting for World Expo 2015, al Teatro dell’Arte e alla Rassegna internazionale Barbara Klein nella Chiesa di San Marco di Milano, aggiudicandosi inoltre il “Premio speciale della giuria” al Premio Nazionale delle Arti riservato ai complessi corali dei conservatori italiani e partecipando alla serata di gala registrata da Radio Vaticana.

Lo spessore meditativo del concerto in Teatro Sociale non farà mancare l’ormai tradizionale appuntamento con la degustazione di te e biscotti a cura di Peter’s Tea House.

Botteghino del teatro aperto per l’acquisto dei biglietti dalle 16.

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