Emilio Magni racconta:
«Il mio Natale
nel terremoto»

Con La Provincia in edicola mercoledì 23 dicembre un racconto “dal vero” del giornalista e scrittore. Quarant’anni fa, inviato dal giornale a San Mango nel Calore, nel cuore dell’Irpinia devastata dal sisma, portò dal Comasco un Tir di regali e raccontò la costruzione del “Villaggio Lario”

«Quarant’anni fa, alla messa della vigilia di Natale, a San Mango sul Calore, nel capannone di fortuna adibito a chiesa non sono riecheggiate, come avrebbe voluto la secolare tradizione, le armonie delle zampogne dei pastori di Poppano. Le strette strade medievali del paese, accovacciato sulla collina, non c’erano più, le contrade erano ancora ridotte a cumuli di macerie ed anche i pastori di Poppano, la piccola frazione situata dall’altra parte della valle del Calore, non c’erano. Alcuni erano morti in quella terrificante sera, di un mese prima, il 23 novembre quando alle 19,35 di una domenica tranquilla il terribile sisma aveva scosso l’Irpinia portando distruzioni, morti e feriti».

Incomincia così il racconto di Emilio Magni che i lettori de La Provincia troveranno nel giornale in edicola mercoledì 23 dicembre. A quarant’anni dal terremoto, Magni ricorda la sua esperienza di inviato de La Provincia. Arrivò nel paese ridotto in macerie a bordo di un Tir messo a disposizione dalla MobilGirgi: portava regali e dolci raccolti grazie alla generosità del comaschi e destinati a quei bambini che dovevano affrontare un durissimo Natale. Grazie a una sottoscrizione lanciata dall’allora direttore Gianni De Simoni, fu raccolto un miliardo e mezzo di lire: servirono a costruire il “Villaggio Lario”, che ancora oggi ospita 100 persone.

Il racconto di Emilio Magni con La Provincia in edicola mercoledì 23 dicembre

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