"Falstaff", vegliardo fannullone
gabba e resta gabbato

Il 27 e il 29 novembre alle 20.30, l'opera di Verdi al teatro Sociale di Como - Protagonista l'insuperato Ambrogio Maestri

Quella di quest’anno, il 27 e il 29 novembre alle 20.30 (biglietti a 58 euro, infotel. 031/270170 ndr) sarà la quarta volta di Falstaff al Sociale. Quattro sole edizioni in 115 anni, per la commedia lirica in tre atti che corona la vita di Verdi operista, tutte con interpreti leggendari: se nel 1926 e nel 1957 sir John fu Mariano Stabile e nel 1997 Rolando Panerai, giovedì il Sociale ha ottenuto nella prima Falstaff-Ambrogio Maestri.
Uno fra i migliori Falstaff della storia, dopo Muti e Strehler alla Scala e al Verdi di Busseto, Maestri porterà anche a Como la sua voce e la sua comunicativa, per poi passare il testimone, il 29, al baritono turco Kartal Karagedik, debuttante grazie al Concorso As.Li.Co. 2008.

Un’altra firma singolare in quest’edizione: la regia della giovane, originale e brillante Serena Sinigaglia. Grazie a lei, la commedia Verdi-Boito che riprende Le Allegre Comari di Windsor e Enrico Quarto shakespeariano, la sottile e finissima parodia della vecchiaia di un ottantenne, diventerà “azione, emozione e pensiero” di grande umanità.
Sotto la direzione musicale di Antonello Manacorda alla guida dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano e del Coro As.Li.Co. del Circuito Lirico Lombardo, toccherà a Costantino Finucci, Emanuele D’Aguanno, Teresa Romano, Caterina Di Tonno, Romina Tomasoni, Valeria Tornatore, Stefano Consolini, Luca Gallo ed Enea Scala far rivivere la girandola di fatti e personaggi che si animano dentro l’osteria dove l’attempato sir John Falstaff, sempre più grasso e fannullone dopo una vita di inganni e galanterie.
Stefano Lamon

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