Festival di Bellagio al via: «Evento anche turistico»

La direttrice artistica della rassegna, giunta alla XII edizione, spiega perché i concerti sono diventati un appuntamento di forte appeal internazionale

I cartelloni estivi sono musica per il turismo del lago di Como. Lo conferma Rossella Spinosa, direttrice artistica del Festival di Bellagio e del Lago di Como, musicista e compositrice, che dal 23 giugno all’11 agosto (XII edizione) offre una rassegna concertistica e lirica di altissimo livello. Eccone un’anticipazione, in esclusiva a La Provincia, in attesa della presentazione del programma il 20 giugno a Milano.

Dottoressa Spinosa, trenta concerti con l’Europa nel cuore. Quest’anno il Festival dove ci porta, e perché? Che sorprese musicali arrivano, in particolare, dalla Svezia?

Se nel 2022 il tema conduttore era “Lombardia / Italia”, quest’anno la programmazione sarà dedicata invece alla musica dei paesi d’Europa. In particolare i concerti del Festival di Bellagio e del lago di Como avranno programmi monografici dedicati a singoli paesi dell’Unione Europea, anche con artisti internazionali e in collaborazione con Istituti, Consolati e Ambasciate estere. E così i Paesi si re-incontrano e dialogano nella lingua unitaria della musica. Un programma particolare quello dedicato alla cultura svedese e che avrà luogo a Varenna il prossimo 29 luglio, in cui il Mozart svedese, ovvero Joseph Martin Kraus - maestro di cappella alla corte del re di Svezia Gustavo III e direttore della Kungliga Musikaliska Akademien, l’Accademia Reale Svedese della Musica, soprannominato Mozart di Odenwald - sarà affiancato al compositore svedese Johan Helmich Roman e al Genio salisburghese, in un appuntamento imperdibile dell’Edizione 2023.

I luoghi che ospitano i concerti sono una partitura a se stante, nel Festival: ne sono entrati di nuovi, in questa edizione?

Sicuramente il Festival nel 2023 vive, con la sua XII Edizione, un momento di grande vitalità e ripartenza importante dopo l’esperienza pandemica. Quest’anno, proprio in occasione dell’anniversario manzoniano, saremo a Lecco in Villa Manzoni; saremo poi per una intera Rassegna a Menaggio, nonché a Como con ben 4 appuntamenti, dividendoci tra la Basilica di Sant’Abbondio e la Pinacoteca Civica, luogo d’arte per eccellenza. Ma visiteremo anche le dimore storiche come la Villa Lario di Mandello, la Villa Camozzi di Grandola ed Uniti, la Chiesetta di San Paolo Converso di Zelbio e la Pieve Romanica di Rezzago, il Museo del Ghisallo di Magreglio e la Chiesa dei SS. Quirico e Giulitta di Lezzeno, la Chiesa dei Santi Vito e Modesto di Civate, la Basilica di San Giacomo di Bellagio, il Salone d’Onore di Grand Hotel Villa Serbelloni e l’Auditorium dei Cappuccini di Fondazione Rockefeller.

Centro focale sarà sempre, naturalmente, la Perla del Lario, cioè Bellagio; il 10 agosto avremo anche modo di dare vita musicale allo splendido Lungolago, recentemente rimesso a nuovo, con un concerto speciale dell’Orchestra di Bellagio e del Lago di Como, in una sorta di omaggio all’unione dei popoli. Dal lago alla montagna, dalle dimore private a quelle storiche, dalle pievi alle chiese storiche, il Festival non si fermerà per l’intera estate.

Chi sono gli artisti?

Gli artisti saranno nomi presenti nel panorama concertistico internazionale. Partendo da solisti di spicco per diversi strumenti: il violinista Piercarlo Sacco – definito da Franca Cella come “violinista dal piglio agguerrito e dalla civiltà cameristica”, uno dei violinisti più rilevanti nel panorama internazionale della sua generazione -; il sassofonista Gaetano Di Bacco che il grande Paolo Isotta ha così definito: “...Dopo il concerto, ascoltato ieri, del sassofonista Gaetano Di Bacco, trasmetto l’espressione dei miei sensi ammirati. Egli ha una tecnica strepitosa, in particolare sul sassofono soprano, e vi unisce una musicalità spontanea e profonda, che mette capo a un gusto eletto.”; l’oboista Luca Avanzi che vanta l’essere stato diretto da nomi come Abbado, Bernstein, Maazel, Giulini, Barenboim, Gatti, Pretre, Sawallisch; la flautista tedesca Birgit Nolte, vincitrice del Premio Stipendienpreis ai corsi di Darmstadt. Tra le voci spiccano i nomi internazionali del soprano ungherese Monika Lukacs, del soprano inglese Lorna Ruth Windsor e del mezzosoprano cecoslovacco, Editha Randova. Ma non di meno, si troveranno giovani talenti come Alessandro Mauriello, vincitore del Concorso Cosima Wagner Sezione Solisti 2022 che si esibirà quest’anno come solista con l’Orchestra di Bellagio e del lago di Como. Orchestra ospite, infine, l’Orchestra di Flauti Zephyrus, guidata dal Primo Flauto del Teatro alla Scala, M° Marco Zoni.

Il Festival conta su un’Orchestra propria e stabile. Quanti elementi la compongono? È attiva soltanto nel Festival o anche in altri contesti?

L’Orchestra di Bellagio e del lago di Como è una compagine nata all’interno della manifestazione ma che lavora ormai ininterrottamente durante l’anno a livello regionale e non solo. Orchestra di produzione, votata alla ricerca di un repertorio di tradizione, affianca però repertori nuovi e di grande prestigio. Recente è proprio la presenza su palchi importanti come il Teatro Lirico di Milano, il Teatro Bibiena di Mantova, il Teatro Sociale di Sondrio con la produzione CHAPLINIANA, che continua a riscuotere consensi unanimi, con una qualità esecutiva davvero prestigiosa. La compagine viene declinata dall’organico cameristico sino a quello sinfonico, proprio in base alle diverse esigenze di repertorio.

Tra i due concerti dedicati all’Italia spicca Il barbiere di Siviglia di Rossini in versione completa. È un’opera in forma di concerto? Chi sono gli interpreti principali?

L’opera sarà realizzata in forma completa con scene e costumi; la regia sarà di Fabio Buonocore e i cantanti saranno giovani voci selezionate e formate attraverso un Laboratorio lirico che avrà luogo nel mese di luglio. Naturalmente la produzione è immaginata per gli spazi che accoglieranno le recite, quindi con soluzioni registiche anche insolite per adattarsi alle locations, tra cui il Salone Reale del Grand Hotel Villa Serbelloni che ospiterà lo spettacolo come evento conclusivo del Festival.

Il Festival è ormai un’autorità per la scoperta di nuovi talenti. Strategico il Concorso Cosima Wagner, che torna anche quest’anno con quattro date. Qual è la caratteristica che lo contraddistingue nel panorama dei contest?

Il Concorso Cosima Wagner vuole essere naturalmente, innanzi tutto, un omaggio indiretto a Liszt che proprio a Bellagio ha trascorso i mesi precedenti la nascita di Cosima, insieme alla compagna Marie d’Agoult. E’ un Concorso dedicato proprio a giovani talenti solistici e cameristici e la presenza dei Vincitori nella manifestazione consente agli stessi di ricevere una occasione per mostrare quel talento che ha loro consentito di vincere nella competizione e raggiungere il traguardo del vero e ragguardevole concertismo, cui anela lo stesso Concorso.

Che pubblico ha il Festival? Riesce ad attrarre appassionati anche da fuori Como/Lago?

Assolutamente sì! Questo è per noi motivo di profondo orgoglio. Ogni anno riceviamo richieste anche da turisti stranieri che chiedono anticipatamente i programmi musicali per scegliere in quale periodo soggiornare sul Lago e poter seguire la sezione magari più interessante per loro della manifestazione. E’ un grande risultato per un festival come il nostro, di natura interamente orchestrale e con una così importante e volitiva vocazione di produzione musicale, ma senza rinunciare ad un imprinting divulgativo turistico-culturale.

***

Il curriculum - Chi è Rossella Spinosa

Rossella Spinosa, direttrice artistica del Festival di Bellagio e del lago di Como, si diploma in pianoforte, clavicembalo, composizione e, negli stessi anni, si laurea con lode e plauso accademico in Legge e in Musicologia. Rossella suona in alcune delle sale più importanti italiane ed estere come Carnegie Hall di New York, Sala Bartòk Hindemith Foundation, Cohen Studio Theather dell’Università di Cincinnati, Italian Bunka Kaikan di Tokyo, Accademia Liszt di Budapest etc., collaborando con compositori di prestigio (tra i quali, Paolo Castaldi, Luis De Pablo, Ivan Fedele, Giacomo Manzoni, Bernhard Lang, Luis Bacalov, etc.) ed eseguendo molte opere nuove a lei stessa dedicate, in Europa, Canada, Stati Uniti, Russia, Sud America, Corea e Giappone. La sua ultima produzione discografica, ovvero il primo cd monografico con sue musiche edito da Stradivarius, dal titolo “Rossella Spinosa: Orchestral and chamber works, vol. 1”, continua a riscuotere unanimi consensi di critica e il 9 gennaio scorso, su Il Manifesto, il cd è stato inserito tra le migliori 10 produzioni di musica nuova del Decennio 2011-2020, unico nome italiano in una lista di caratura internazionale. Il critico Mario Gamba ha definito Rossella Spinosa, quale “pensatrice immaginifica”, segnalando la sua produzione musicale tra le più interessanti nel panorama internazionale della musica contemporanea. Nei giorni scorsi è stata protagonista del format internazionale TEDx al Politecnico di Milano:

https://www.ted.com/tedx/events/51613

© Riproduzione riservata

© RIPRODUZIONE RISERVATA