Floraleda Sacchi: "Porto l'arpa on line
e conquisto gli Usa e il Giappone"

L'arpista lariana pubblica un disco con la Decca e suona la sua musica nel mondo

È una delle artiste comasche più conosciute nel mondo, grazie alla sua bravura all’arpa, che richiede costante dedizione, ma anche per una notevole capacità di essere sempre aggiornata sulle tecnologie, sfruttando al meglio Internet (www.floraledasacchi.com). Ora ha realizzato Minimal harp, album dedicato agli autori contemporanei, distribuito in tutto il mondo da un’etichetta prestigiosa come la Decca. Floraleda Sacchi si racconta.
Come è avvenuto il contatto con una casa così importante?
Ho incontrato il responsabile italiano della Universal, Mirko Gratton, quasi fortuitamente. Gli sono piaciuti i miei progetti e mi ha fatto incidere con la Philips e, adesso, con la Decca. Con loro dovrei pubblicare un disco all’anno.
E questo è un progetto davvero particolare.
Certo. Oggi registrando un album si realizzano un prodotto commerciale, ma quello oggi conta poco, un veicolo promozionale per i propri progetti concertistici e, spero, anche un’opera d’arte. Per questo cerco di progettare un disco quasi come se fosse un libro, cercando un’atmosfera particolare, facendo in modo che i brani convivano in un loro mondo.
Con scelte molto peculiari...
Mi interessava esplorare i limiti del mio strumento trascrivendo brani di autori come Philip Glass o György Ligeti, pensati per il pianoforte. Ho lavorato molto anche sul suono in studio.
Uno studio comasco, perché «Minimal harp» farà il giro del mondo, ma è stato inciso a Olgiate Comasco.
Sì, con un eccellente tecnico e musicista che è Filadelfo Castro. Ha microfonato l’arpa a distanza ravvicinatissima, non potevo permettermi nessuna imperfezione. E l’ho suonata vicino a un pianoforte a coda, approfittando delle vibrazioni naturali per dare al suono una qualità particolare.
Nonostante tutti gli impegni il legame con il territorio è molto forte, prova ne è il «Lake Como Festival»...
Quella del 2008 è stata la terza edizione e mi ha dato ancora tante soddisfazioni di pubblico, ma anche per il piacere di realizzare qualcosa che mi sembra molto bello: valorizzare e far conoscere le più incantevoli ville del Lario aprendole alla musica da camera, presentando musicisti meritevoli, con un repertorio non comune.
I suoi impegni come musicista?
Nel 2009 sarò negli Usa in febbraio e in giugno. Poi in Germania, in Spagna, in Inghilterra, in Giappone e farò un omaggio al grande arpista iberico Nicanor Zabaleta, anche con la danza e con una mostra.
Alessio Brunialti

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