Il jazz di Laura Fedele
domani in piazza Volta

Vive musica e canzoni e trasmette al pubblico forti emozioni. Appuntamento domani in piazza Volta nell’ambito di Comolive

Laura Fedele in concerto domani sera alle 21 in piazza Volta nell’ambito di “Comolive - 120eventi”, gli appuntamenti gratuiti promossi dal Comune e offerti alla città dai commercianti che per questo concerto hanno puntato su una fuoriclasse.

Lo stile della Fedele, una delle più celebrate performer degli ultimi trent’anni, è difficile da definire. Jazz? Blues? Soul? Ha realizzato un apprezzato tributo a Tom Waits con “Pornoshow” (poi trasformato in uno spettacolo, “87 tasti”, portato anche sul palco del Teatro Sociale di Como) e ha scritto e interpretato brani in dialetto napoletano, quello delle sue origini, per dare conto solo di due suoi estremi artistici.

Anche ottima pianista

“Indepentently blue” è il titolo di un altro bellissimo album, registrato dal vivo e dedicato all’opera della compianta Nina Simone, artista immensa e inimitabile e la Fedele - che come il suo idolo è anche eccellente pianista oltre che autrice - non ha scelto percorso la strada della pedissequa fotocopia.

Ha fatto propri brani di grande bellezza come “Mississippi goddam”, la “Lilac wine” rilanciata da Jeff Buckley, la struggente, quasi insostenibile, “Four women”.

Un concerto di Laura Fedele, come ben sa chi ha già assistito a sue esibizioni, è sempre ricco di sorprese ed è garantito un alto tasso emozionale perché è una di quelle artiste che ha abbattuto le barriere tra performance e vita, vivendo le canzoni e non limitandosi a interpretarle, donando un pezzo di sé in ogni performance.

Genovese di nascita, partenopea di discendenza, si è fatta conoscere, musicalmente, a Milano, dove si è fatta conoscere con performance che mettevano in risalto sia le sue splendide doti vocali, sia una tecnica pianistica che arriva dal cuore degli Stati Uniti del Sud.

La discografia

Il suo primo disco, “Right now” è del 1984 e subito dopo la troviamo nella Treves Blues Band per lo storico “3”. All’era del vinile risalgono anche “Strie” e “Anomalé”, dischi oggi introvabili mentre il recente “Free to be jazz” è un vero e proprio atto d’amore della cantante nei confronti della grande musica americana.

Ha sempre regalato splendide serate, ma alla città è legata anche da motivi professionali: è stata scelta dal Conservatorio Verdi per insegnare canto jazz. Ma c’è tantissimo da imparare anche assistendo a un suo concerto: può esserci di tutto, da brani tratti dalle esperienze ricordate, a dimenticati blues di inizio Novecento, a perle soul anni Sessanta fino a inediti.

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