Jovanotti al Sinigaglia
"Sarà un concerto tiratissimo"

L'artista sul palco dello stadio comasco dalle 21.30 del 7 luglio
Biglietterie aperte anche al Sociale per gli ultimi ticket

Dopo la serata di gala di ieri sera nel chiostro di Sant’Abbondio, tra gli ospiti anche Santo Versace, stanno per accendersi i riflettori dello Stadio Sinigaglia sul primo appuntamento del "Festival Como Città della Musica... vestiti di passione". 
Il 7 luglio l’attesa tappa lariana del "Safari tour" di Jovanotti. Per l’occasione la biglietteria del Teatro Sociale sarà aperta anche oggi dalle 10 alle 18, domani dalle 10 alle 16 mentre i tagliandi a 40 euro (tribuna coperta numerata), 35 euro (prato non numerato) e 30 euro (tribuna non numerata) potranno essere acquistati direttamente alle casse della struttura sportiva a partire dalle 16.30 e on line sul sito www.comofestival.org.
I cancelli apriranno alle 18.30 e il concerto inizierà alle 21.30.
Jovanotti, uno degli aspetti di «Safari» che colpisce è la presenza di ospiti diversissimi tra loro e di grande prestigio, da Ben Harper all’astro nascente Giuliano Sangiorgi, passando per il grande Sergio Mendes e Michael Franti. Come sono nate queste collaborazioni?
Sono collaborazioni nate dalla stima che mi lega a questi artisti. Sergio Mendes è un mito ha fatto la storia della musica, come tutti i grandissimi è bastato chiamarlo perché nascesse una bellissima collaborazione, Ben Harper è un grandissimo musicista e un grandissimo amico, Franti lo conosco da tantissimi anni ed è venuto a trovarmi a Los Angeles mentre registravo "Safari" e ha suonato anche nel tour a Roma e Milano. Con Giuliano abbiamo incrociato le collaborazioni divertendoci anche molto,  sia nei dischi che nei live.
Sicuramente, rispetto al passato, si coglie un Jovanotti più intimista, più "cantautore", nel senso classico del termine, rispetto al passato. È una fase passeggera o l’inizio di un nuovo percorso?
Un artista è sempre in evoluzione, questo disco mi dà una grande gioia, l’accoglienza del pubblico è  davvero grandissima. Comunque in "Safari" ci sono diverse anime, sicuramente quella delle canzoni più tradizionali,  ma anche quella più ritmica ed elelettrica di brani come "Safari" e "Mezzogiorno".
Da diverse settimane «A te» è in testa alla classifica dei download ed è, in assoluto, il brano più scaricato da quando esiste questa particolare rilevazione che ha soppiantato il singolo. È questa la strada della musica pop: aerea e virtuale? Anche in considerazione della particolare cura della veste grafica di Safari...?
È vero "Safari" ha una veste grafica curatissima, ma questa è stata una caratteristica di tutti i miei dischi. Ho sempre dato grande attenzione all’oggetto.
Con l’anno scorso si è festeggiato il ventesimo anniversario di una carriera nata sull’onda di una musica commerciale, per approdare a questa versione più meditativa, passando per rap, hip hop, musica etnica. I progetti del futuro? Come si vede, Jovanotti, come "classico della canzone italiana"?
Mi piace esplorare territori diversi, pensare a nuovi mondi.
Domanda di rito: è la prima esibizione comasca e il concerto è molto atteso. C’è qualche ricordo particolare legato alla città e al lago o è la prima volta?
È la prima volta che vengo a suonare a Como e mi fa un gran piacere. Farò un concerto  tiratissimo, ci sono molti dei brani importanti di questi vent’anni della mia carriera, con me me ho dei musicisti straordinari, lo spettacolo ha dei visual pazzeschi realizzati da I Ragazzi della Prateria e da Sergio Pappalettera.
Alessio Brunialti

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