«La mia Superluna finalmente dal vivo»

Intervista Fabrizio “Nikki” Lavoro : musicista e voce di Radio Deejay, ospite venerdì 16 settembre della “tre giorni” di Festa Pop a Capiago Intimiano

Ripartirà il prossimo venerdì, 16 settembre, la tre giorni di Festa Pop, che fino a domenica 18 vedrà il parco comunale Castello di Ariberto a Capiago Intimiano animarsi con musica live, incontri, laboratori, momenti conviviali. A riproporre la festa - giunta alla quinta edizione e nata da un’idea di Matteo Boghi - è l’associazione Pop, che per il primo anno lo fa in collaborazione con l’associazione Il Gabbiano ed il comune di Capiago Intimiano.

Michele Ferri è il segretario dell’associazione e con Samuele Nava e Francesco Nava - presidente e vice - e i volontari porta avanti le attività e i progetti: «Il ricavato della manifestazione sarà diviso tra le tre realtà coinvolte e utilizzato per i nuovi progetti de Il Gabbiano, nel settore Politiche giovanili del Comune e, per quanto ci riguarda, devoluto al Gruppo Appartamento. Ii tanti volontari daranno il loro supporto tra l’area dedicata ai concerti, la zona dei mercatini, lo spazio per i bambini, i vari punti bar e ristoro». Il programma vede l’inizio dei live venerdì alle 21 con Dan on the moon, a cui seguirà alle 21.45 Fabrizio “Nikki” Lavoro con il suo progetto “La Superluna di Drone Kong”; a chiudere la prima serata, alle 23, i Legno. Sabato 17 la festa inizierà nel pomeriggio: alle 15.30 in apertura due giovani band del territorio, Filter trips e 5Dust, coinvolte grazie alla collaborazione con il sindaco Emanuele Cappelletti. Dalle 17 in poi toccherà a Pie, Niente, Potage e dalle 21 spazio a Alberto Camerini, Senzabenza e gli Impossibili. Domenica 18 il pranzo sociale accompagnato da Giuan mbe mbe: prenotazioni aperte fino a venerdì 16 tramite i canali social di Associazione Pop o al numero 3392775660. In caso di maltempo la Festa Pop sarà rinviata alla settimana successiva.

Ospite della serata di venerdì, Nikki - musicista e speaker di Radio Deejay - ha raccontato, in una piacevole chiacchierata durante il suo trasferimento in bicicletta da casa agli studi di via Massena, le novità de “La Superluna di Drone Kong”.

In questi mesi si è tornati live e anche per “La Superluna di Drone Kong” è giunto il momento di farlo. Quali sono state le sensazioni?

A me piacerebbe suonare sempre e sono attento a trovare le occasioni giuste. Il secondo disco “Superluna Rock Music” è uscito la scorsa primavera (a marzo i primi due singoli, “Buio” e “Big babol”, e a maggio “Idea”, ndr) ed è stato tutto autogestito: un lavoro affascinante, che però non mi ha lasciato molto tempo per organizzare delle date. Nonostante questa sia stata l’estate di recupero di tanti eventi, però, le proposte sono arrivate ed è stato un piacere. Ho preso queste esperienze anche come una sorta di “palestra” per i concerti dell’autunno, quando sarà interessante anche capire quali club e locali siano sopravvissuti a questi due anni.

Come è nato e come sta crescendo il progetto, a partire dal primo album del 2019?

Io ho sempre suonato fin da ragazzino, ma ho voluto toccare temi e idee più personali - un po’ come faccio anche in radio - sotto forma di canzoni; mi piaceva l’idea di creare qualcosa di originale a partire dagli appunti che io prendo spesso in giro, sui mezzi, a casa, in spiaggia.

La produzione è stata tutta molto casalinga: ad eccezione della batteria, che questa volta è stata registrata in studio, voci, chitarre e bassi sono stati registrati da me. Anche a livello grafico le scelte seguono questa intenzione: il primo disco - “La Superluna di Drone Kong” - era disegnato a fumetti, con un’immersione in un mondo che mi piace molto, ma di cui non ho padronanza; in quel caso avevo coinvolto dei fumettisti - anche ex ascoltatori di Tropical Pizza - in una rappresentazione che fosse più didascalica. Per “Superluna Rock Music” ho invece lavorato con Paolo Proserpio, professore allo IED e appassionato di rock indipendente, con il quale abbiamo lavorato ad un immaginario psichedelico e astratto.È stato poi molto bello collaborare con alcuni amici, come Dj Aladyn e Fabio Dalè dei Mamakass. Sono piccoli sogni che ho realizzato.

Quali sono i riscontri del pubblico?

Per me è stato un viaggio molto meditativo e spero riuscire a trasmettere queste sensazioni anche dal vivo. Si tratta di un progetto “indie” in senso letterale, senza strategie di marketing, nonostante i passaggi di qualche pezzo in radio. Mi fa molto piacere però che un pezzo come “Idea” - che ha un messaggio ambientale importante - stia sviluppando il suo potenziale: sono contento che piaccia e che siano state toccate le corde giuste.

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