La “Scala” ha fiducia
Stagione del rilancio

Presentato il cartellone del teatro milanese: “Macbeth” il 7 dicembre Tra le novità assolute, la “prima volta” dell’opera “Thais” di Massenet

È stata presentata ieri mattina al Teatro alla Scala la nuova stagione 2021/2022 dopo due anni di faticosi tentativi di apertura di sipario spesso non andati a buon fine, come è recentemente accaduto con le recite della “Italiana in Algeri” rinviate a causa dell’emergenza Covid. La campagna vaccinale e la decrescita dei casi di contagio fanno ben sperare per l’immediato futuro. È proprio confidando in una ripresa quasi totale degli ingressi riservati al pubblico che il sovrintendente e direttore artistico Dominique Meyer e il direttore musicale Riccardo Chailly hanno presentato la nuova stagione, che si aprirà come di consueto il 7 dicembre con il verdiano “Macbeth”, opera molto amata e legata al teatro milanese anche per merito di alcune celeberrime storiche esecuzioni, fra le quali bisogna almeno citare quella con Maria Callas del 1952, diretta da Victor De Sabata, e quella concertata nel 1975 da Claudio Abbado con la regia di Giorgio Strehler.

Per questa nuova inaugurazione vedremo sul podio Riccardo Chailly mentre la regia sarà affidata a Davide Livermore. Lussuoso il cast con Luca Salsi nel ruolo del protagonista e la diva Anna Netrebko in quello della Lady. Grande attesa anche per al seconda opera in programma a gennaio : “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini, vertiginoso capolavoro belcantistico che vedrà Marianne Crebassa nel ruolo di Romeo e Lisette Oropesa in quello di Giulietta. Se stupisce l’assenza di Rossini e di Donizetti nel nuovo cartellone è con piacere che si saluta la “Thais” di Jules Massenet (a febbraio) incredibilmente mai rappresentata alla Scala prima d’ ora. Diretta da Lorenzo Viotti l’opera avrà come protagonisti Marina Rebeka e Ludovic Tézier, entrambi lanciatissimi a livello internazionale. Un magnifico Ciaikovskij è atteso per il mese di marzo, con Valery Gergiev che dirigerà la stupenda “Dama di picche”.

Cospicua la presenza dei compositori della Giovane Scuola italiana con Francesco Cilea e la sua “Adriana Lecouvreur” a marzo (La Netrebko e Maria Agresta in alternanza nel ruolo della protagonista), “La Gioconda di Amilcare Ponchielli a giugno, con Sonya Yoncheva e la regia di Livermore e , soprattutto, con una “Fedora” di Umberto Giordano, opera raramente rappresentata, affidata alla regia del bravissimo Mario Martone e ancora la Yoncheva quale protagonista. Giuseppe Verdi avrà nelle recite di “Rigoletto”, a giugno e luglio con la nuova regia firmata da Martone e il debutto del giovane e il promettente baritono mongolo Enkhbat Amartuvshin e con il ritorno sul podio, a maggio, di Chailly per “Un ballo in maschera” (che consacrerà definitivamente Francesco meli quale “tenore verdiano”), le sue punte di diamante.

Per Mozart verrà riproposta la geniale regia del “Don Giovanni” firmata da Robert Carsen (in marzo e aprile) mentre Richard Strauss ritornerà alla Scala per “Arianna a Nasso” in una coproduzione con Salisburgo e Vienna. Il repertorio contemporaneo è delineato con la prima rappresentazione in Italia di “The Tempest”, opera composta da Thomas Adés, ovviamente ispirata al capolavoro di Shakespeare. La Stagione di Balletto, la prima del nuovo direttore Manuel Legris, si aprirà con un omaggio a Nureyev e alla sua versione della “Bayadère” e continuerà con sette appuntamenti fra grandi classici e alcune nuove creazioni.

Per la nuova stagione scaligera sono state rimodulate le fasce di prezzo che differenziano i posti in platea e nei palchi e sono state pensate nuove formule, come ad esempio “Un palco alla Scala” , che consentiranno alla famiglie di assistere unite agli spettacoli con prezzi fortemente ridotti per i bambini. Maggiori informazioni si possono avere consultando il sito del Teatro alla Scala www.teatroallascala.org.

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