La tragedia con le ruote:
“Medea per strada” a Como

Da stasera a domenica in città lo spettacolo itinerante del Sociale con l’attrice Elena Cotugno - Il testo classico rivisitato per raccontare la realtà di una donna schiacciata, vilipesa, oppressa

Non sarà il mitico Carro di Tespi, che portava attori girovaghi lungo le polverose strade antiche, ma un po’ gli somiglia.

È il furgone che, da stasera, fino a domenica, trasporterà, in giro per Como, il pubblico che assisterà all’originale spettacolo “Medea per strada”, nuovo appuntamento della Stagione Notte del Teatro Sociale di Como. Il progetto, destinato a pochissimi fortunati spettatori, ha destato grande curiosità, arrivando rapidamente al sold out.

Esso prevede proprio la rappresentazione della celebre tragedia non tra i velluti e gli stucchi della sala teatrale, ma nelle strade cittadine, con percorso itinerante tra centro e periferia. Gli spettatori (sette per ogni viaggio, per un totale di sessantatré, distribuiti su nove repliche), saranno seduti, a bordo di un furgone, insieme a Medea. L’ideazione e la regia dell’allestimento sono di Gianpiero Borgia, per una produzione della Compagnia Teatro dei Borgia. L’esperienza che si accingono a vivere i partecipanti non è soltanto un pur curioso e insolito spettacolo teatrale. Forte è infatti l’intento attualizzante che muove gli organizzatori del progetto.

Non troveremo infatti la Medea classica, potentissima maga con origini regali. Dal mito ci si avvicina alla realtà di una donna schiacciata, vilipesa, oppressa e costretta a fare merce del suo corpo. Il furgoncino è, per metà, spazio teatrale, ma per metà postribolo. Medea, interpretata dall’attrice Elena Cotugno, sale a bordo e racconta agli spettatori una storia di dolore e vendetta.

Narra la vicenda di una giovane migrante, una come tante altre, costretta ad abbandonare il proprio paese per povertà, ingiustizia e disperazione. Alla fine della sua odissea, è giunta in Italia dove è stata costretta a prostituirsi. A costringerla è un uomo che la giovane ama. Con lui ha avuto ben due figli eppure lui non esita a costringerla a vendersi. Da questa situazione di degrado, nascerà un desiderio disperato di vendetta, che mozza il respiro e induce alla pietà. Questa la storia che, come si può capire, mescola le truci vicende della tragedia, cantata prima da Euripide e poi ripresa anche da Socrate, con l’urgenza della contemporaneità.

Uno degli aspetti più importanti di “Medea per strada” sarà poi anche la fruizione da parte del pubblico, visto che tra attrice e spettatori non ci sono divisioni, ma al contrario una profonda intimità, all’interno dell’abitacolo. L’esperienza piacerà a chi cerca nel teatro una testimonianza forte e non solo intrattenimento. Non a caso, lo spettacolo nasce da una forte collaborazione con operatori sociali che si occupano di assistenza in strada. Grazie a loro, è stato possibile, per l’attrice, dialogare con le donne che vediamo ai bordi delle strade, comprendendone storie e dolori. Per gli spettatori prenotati, l’appuntamento è all’esterno del Teatro Sociale.

Oggi, giovedì e sabato si parte alle 20.30. Domani, venerdì e domenica due repliche, alle 18,30 e alle 20,45. Info: www.teatrosocialecomo.it.

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