Laura Negretti si svela
"Al Sociale l'amore-odio tra Occidente e Oriente"

S'intitola "Occidoriente - Terra di mezzo" lo spettacolo che l'attrice comasca porterà in città a marzo

Un impegno presente, a ParoLario, come attrice-lettrice impegnata nella fusione tra la recitazione e la scrittura, ma anche diversi progetti teatrali che animeranno i prossimi mesi e un bilancio positivo per quanto riguarda il passato più recente. L’attrice comasca Laura Negretti ha molte novità che bollono in pentola.
Laura, cominciamo con un bilancio relativo allo spettacolo «Visioni di Salomé», che ha accompagnato la mostra di villa Olmo dedicata all’«Abbraccio di Vienna». Come è andata?
Il bilancio è positivo, prima di tutto per l’aumento delle repliche richieste dai visitatori della mostra. Siamo infatti arrivati a ventuno rappresentazioni. Inoltre consideriamo vinta la sfida degli spettacoli serali che hanno sempre registrato il tutto esaurito. È la dimostrazione che lo spettacolo può vivere anche oltre la dimensione di corollario della mostra e che il pubblico lo apprezza come appuntamento autonomo.
Progetti per la prossima mostra di villa Olmo?
È assolutamente prematuro parlarne. Questi allestimenti nascono solo quando si conosce il tema dell’esposizione.
Parliamo allora di ciò che la vede impegnata in queste settimane…
Ora sto collaborando a ParoLario come lettrice. Adoro questa opportunità che mi permette di fondere insieme la mia passione per la narrativa e quella per la recitazione. È una vera e propria ramificazione del mio lavoro di scena e che mi porta ad incontrare gli scrittori.
Il piatto forte però è il teatro con lo spettacolo che presenterà, nella prossima primavera, al Sociale di Como. Ce ne parla?
Sì. Si tratta di Occidoriente. Terra di mezzo, un allestimento liberamente ispirato al racconto Il manichino dietro il velo di Sadegh Hedayat, considerato il Kafka iraniano. Teniamo moltissimo a questo progetto e alla sua tematica che riguarda l’attrazione e nello stesso tempo, la repulsione tra Occidente e Oriente. Questo amore-odio tra due  o mondi diversi è letto attraverso lo sguardo di un profugo e al centro troviamo la realtà iraniana e la figura della donna, fondamentale nella storia.
Quindi una storia che ci racconta l’attualità?
Un testo classico, ricco di simboli, viene riletto da un autore moderno, Hamid Ziarati, per trovarvi sorprendenti richiami all’attualità. Non è un caso che questo progetto abbia suscitato l’attenzione del Comitato per l’imprenditoria femminile. Lo presenteremo al Sociale il 21 marzo e sarà preceduto da due incontri, con l’autore e la regista Eleonora Moro. Tengo molto a che il pubblico possa avvicinarsi a questo progetto teatrale con il giusto spirito e come ad un’occasione per ampliare le proprie conoscenze su temi importanti nell’oggi.
Dunque un anno pieno di novità?
Queste ma anche altro. In primis, <+G_CORSIVO>Un amore di zitella <+G_TONDO>che continua a girare e ad ottenere successo. Nel frattempo sto lavorando a progetti più ampi ma sarà una sorpresa, da svelare a tempo debito.
Sara Cerrato

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