L'organo della cattedrale di Pamplona?
Made in Como, anzi, in Cermenate

Il 30 novembre Walter Chinaglia presenta in parrocchia lo strumento che porterà in Navarra, nella cappella dei concerti di qualità assoluta

Porterà il nome di un lariano il nuovo organo della Cappella del Santissimo nella Cattedrale di Pamplona, in Spagna: quello di Walter Chinaglia, di Cermenate. 
Walter Chinaglia, l’organaro comasco titolare della bottega d’arte Organa, presenterà il proprio ultimo strumento il 30 novembre alle 21 nella chiesa parrocchiale dei Santi Vito e Modesto di Cermenate con un concerto nel quale il maestro Damiano Rota saggerà pubblicamente le sonorità dello strumento con improvvisazioni su temi gregoriani, in stile moderno e frammenti di proprie composizioni.
Il nuovo organo, dotato di otto registri e circa 500 canne, partirà poi per il capoluogo della Navarra, dove verrà destinato ad accompagnare il canto della Cappella gregoriana, del canto liturgico e dei molti concerti che si tengono nella Cattedrale della città spagnola con il più alto livello di qualità della vita. Lo strumento è stato commissionato a Walter Chinaglia in stile spagnolo per quanto riguarda le sonorità e la tecnica costruttiva: un’esperienza assolutamente nuova, impegnativa e stimolante per il giovane ingenere - organaro cermenatese, da lui stesso raccontata ai lettori de La Provincia.
Come nasce la commissione di un organo a canne da Pamplona a Cermenate?
In realtà, il maestro di cappella della Cattedrale già possiede un organo portativo di mia costruzione. Il portativo è uno strumento molto piccolo in stile antico, molto difficile da trovare in Europa: pare che io sia l’unico in Italia o quasi a costruirne in modo professionale e continuativo... Pensando al luogo di destinazione, avevo suggerito fin da subito uno strumento in stile, al che mi è stato chiesto di basarmi sulla tradizione organistica spagnola.
Quale impegno ha comportato?
Innanzitutto un grande ed entusiasmante lavoro di documentazione sull’organo spagnolo. Mi sono basato su un trattato ottocentesco molto approfondito, dal quale ho appreso le caratteristiche di misure, tecniche costruttive, schemi, ma ancor di più una sapienza artigianale fissata sulla carta che ho poi trasferito nel legno, nel metallo, nelle forme. Ho anche ascoltato molta discografia originale, per appropriarmi direttamente delle sonorità degli organi di tradizione iberica, e ho considerato anche con attenzione il luogo di destinazione dello strumento e la sua acustica, una cappella di non grandissime dimensioni, aperta su un lato.
Quali sono le caratteristiche originalidi un organo spagnolo?
Una, molto singolare, sta nel fatto che la tastiera è “spezzata” in modo da poter ottenere due diverse sonorità fra grave e acuto, ma ciò corrisponde internamente alla divisione in due di tutte le componenti interne come mantici, somieri, raggruppamento delle canne. Il timbro dei registri dal nome particolare come Flautado (il nostro Principale), Corneta, Orlo è pieno e rotondo. 
La tastiera è in ebano e avorio, il mobile in abete con parti interne in castagno; la casssa è stata decorata da Michele Barchi in tempera lumeggiata a oro in modo da ottenere un impatto visivo solare, solenne e sontuoso.
Lo strumento è nato completamente in terra comasca?
Ad eccezione delle canne metalliche, per le quali non possiedo una sezione di fonderia e che ho commissionato a ditte altamente specializzate in Olanda e Svizzera, tutto il lavoro di progettazione, realizzazione delle parti lignee, assemblaggio e decoratura si è svolto nel laboratorio di Cermenate: nove mesi di intenso lavoro individuale.
Il concerto inaugurale del nuovo organo in stile spagnolo per la Cattedrale di Pamplona è a ingresso libero: per informazioni e approfondimenti www.organa.it, infotel. 031/772776
Stefano Lamon
Concerto inaugurale, Cermenate, chiesa parrocchiale, 30 novembre alle 21 ingresso libero.

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