<Il Riformista> stronca Vitali:
<Serial killer della letteratura>

Il critico Gian Paolo Serino durissimo sulle ultime fatiche dello scrittore di Bellano

Uno scrittore di razza trasformato in scrittore seriale. Un (p)artigiano della penna che fa narrativa ed è lontano dalla letteratura». A quale autore italiano di successo saranno mai indirizzati gli strali del critico Gian Paolo Serino contenuti nella recensione apparsa, ieri, sulle pagine del "Riformista"? Saranno sorpresi i numerosissimi fan di Andrea Vitali, nell’apprendere che la critica feroce di Serino si abbatte nientemeno che sull’autore bellanese, beniamino di un pubblico vastissimo. Primo bersaglio della puntuta analisi è "Almeno il cappello"l’ultimo tra i romanzi pubblicati da Vitali per Garzanti. «Le fanfare critiche – scrive il fustigatore – hanno più o meno già suonato tutte per incensare l’ultimo “capolavoro” di Vitali. La bravura narrativa dell’autore è innegabile ma iniziamo ad assistere ad un fenomeno di scrittore di razza trasformato in scrittore seriale. Come un serial killer, Vitali è diventato implacabile: sino a poco tempo fa arrivava in libreria una volta all’anno puntuale come una festa comandata. E la sua, per il piacere dei lettori, più che un obbligo di lettura era ogni volta un’epifania. Con il successo, consacrato dal passaggio a Garzanti dopo anni di oscura gavetta (…), l’appuntamento è diventato semestrale. Ora, addirittura, non abbiamo fatto in tempo a goderci il Vitali prenatalizio di "Dopo lunga e penosa malattia" che a due mesi di distanza arriva questa nuova inaspettata avventura». L’accusa dunque sarebbe quella di iperproduzione e Serino non esita a paragonare «l’officina creativa di Vitali ad una macchina editoriale, grande esempio, oltre ai cinesi, di dedizione al lavoro». Ma i colpi peggiori arrivano in seguito, quando viene messa in discussione la qualità della scrittura di Vitali. «Non c’è critico – commenta Serino - che non abbia incensato il nuovo romanzo, che non lo abbia segnalato come "il nuovo Piero Chiara" o il "Mario Soldati del nuovo millennio". (…) Piero Chiara o Mario Soldati rimangono antesignani di un genere nella storia delle lettere: ma Vitali più che letteratura scrive narrativa. Onesta, dignitosa, senza trombe e trombettieri: fa il suo lavoro, lo fa bene, ma la letteratura, lo dimentichiamo sempre, è un’altra cosa. Malgrado siano ben congegnate le storie dello “scrittore da un milione di copie”, alla fine, sono storie da caminetto: scaldano il cuore senza bruciarlo». Insomma, una secca stroncatura che sta già animando, dalle colonne del "Riformista" ma anche dal mondo virtuale di Facebook il dibattito tra difensori e detrattori.
Sara Cerrato

Cultura e Spettacoli

Domenica 29 Marzo 2009

<Il Riformista> stronca Vitali:
<Serial killer della letteratura>

Sezioni

Settimanali

Territorio

Sport

Chi Siamo

Servizi

Cultura e Spettacoli

Domenica 29 Marzo 2009

<Il Riformista> stronca Vitali:<Serial killer della letteratura>

<Il Riformista> stronca Vitali:
<Serial killer della letteratura>