Mitici anni Sessanta
In piazza quelli lariani

Beatland, I Patrizi, Vintage in concerto per ParoLario

Molti di loro oggi hanno un lavoro “normale”, nei campi più svariati: industria, editoria, televisione, sono impiegati, liberi professionisti, solo alcuni sono ancora musicisti. Ma tanti anni fa, nel decennio che cambiò le carte in tavola per sempre, imbracciavano le prime chitarre elettriche, risparmiavano per comperare una tastiera (dicevasi pianola), sognavano un amplificatore, almeno uno, decente, inseguendo il sogno di John, Paul, George e Ringo, imitando le mosse di Mick Jagger e, indimenticabile la sua epifania anche dalle nostre parti, restando a bocca aperta di fronte alle evoluzioni di Jimi Hendrix.

Quindi le prove, la ricerca di serate nei locali del comasco e della provincia, magari anche fuori, lunghe permanenze nelle cabine d’ascolto dei negozi di dischi per cercare di carpire l’accordo misterioso o la frase di quella lingua oggi comune, allora tutto sommato abbastanza misteriosa come l’inglese, le notti insonni a perlustrare l’etere alla ricerca di un segnale decente di Radio Luxembourg, fonte primaria di novità d’Oltremanica e d’Oltreoceano: altro che peer2peer, altro che Youtube, Internet era un progetto governativo e la Luna ancora il satellite lontano cantato tanto da Pascoli quanto dai Brutos.
Oggi è tutto diverso, ma, sicuramente, molto meno eccitante dal punto di vista musicale. E i “vecchietti” dell’epoca non potevano restare insensibili: riporteranno il 7 settembre in scena, in piazza Volta, l’originale spirito della Rock music of the Sixties.
Un’originale iniziativa nel cartellone di Es.Co. e di ParoLario, un concerto evento che coinvolgerà quei ragazzi che sono rimasti giovani grazie alla musica. Apriranno i Beati che schierano Cesare Baj (voce e chitarra), Daniele Baricci (chitarra solista), Maurizio Orlandi  (tastiere e voce), Gianfranco Ambrosoli (basso e voce) e Paolo Teatini (batteria), con un repertorio che spazia dai Rolling Stones a Dylan passando per i Them, gli Animals e anche per un grande padrino come Chuck Berry.
Poi i Patrizi, recentemente riunitisi in una formazione composta da Roberto Fantoccoli (voce e chitarra), Paolo Senesi (chitarra e voce), Carmine Adiletta (chitarra), Giancarlo Mauri (tastiere), Osvaldo Conti (basso) e Luciano Piro (batteria). Oltre a successi del periodo non mancherà anche Vai vai, storico singolo.

Hanno numerosi fan, non solo nel Comasco, i Beatland di Daniele Bozzolan (voce e chitarra), Francesco Zuccarelli (voce e chitarra), Marcello Redaelli (voce e basso) e Giordano Bozzolan (batteria e voce), da tanti anni impegnati nella fedele riproduzione degli show dei Beatles, un atto d’amore che li ha portati anche a partecipare a manifestazioni nazionali e a realizzare ambiziosi progetti legati ai Fab 4. I Vintage, infine, una big band come piace a Massimo Vita, voce soul, esperto batterista, una delle poche forze trainanti della musica lariana, uno di quelli che non ha mai smesso di sognare e di suonare. Con lui Walter Azzolini (tastiere e voce), Maurizio giunco (chitarra), Anselmo Zanvettor (basso), una sezione di fiati composta da Alberto Nicoletta (tromba), Davide Ambrosini (sax) e Alessio Nava (trombone) e le coriste Antonella Colombo, Monica Magnani  e Susanna Facchi.
Non solo: a raccogliere il testimone i Fabulous Filters, eredi del beat psichedelico, e Agnese e Marco, un duo come Sonny & Cher.
Non stupitevi se fra tutti questi nomi avete riconosciuto l’insospettabile compagno di scrivania o il noto imprenditore: lo spirito beat si annida ovunque.
Alessio Brunialti

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