Moda in cerca di identità: ecco la lezione Dolce&Gabbana

L’evento Stile sartoriale, senza concessione “social”, con tessuti che vestono e donano, portati al centro della scena per l’autunno inverno 2023-24

15:14

Da Dolce e Gabbana lezione di stile, il loro, che si ancora all’alta sartoria e alle regole basiche del galateo per aiutare l’uomo ad esprimere la propria identità. Compito oggi sempre più difficile a causa dei social.

«Ogni giorno siamo tempestati da una bulimia di immagini, che sono l’una il contrario dell’altra e questa ubriacatura crea grande confusione e insicurezza” hanno spiegato i due stilisti prima del défilé. Le nuove icone di Instagram e Tik Tok (che loro stessi hanno contribuito a sdoganare) ora non sono più influenti e determinanti come prima, la gente non corre a comprare dei negozi per un loro post, perché dietro non c’è una cultura o uno storytelling o uno studio. Adesso c’è solo una schizofrenia di pensiero, ogni momento lanciano un trend diverso, ma entreranno mai nella storia della moda? Non aiutano certo a esprimerti in quello che indossi, piuttosto cancellano la tua cultura, la tua storia, il tuo gusto personale».

Da queste riflessioni nasce l’idea di costruire una moda solida, affrancata dalle quotidiane minacce di rottamazione dei social. Una moda che rilegge lo stile del brand, costruito in quarant’anni, con ricerca, passione e dedizione. Riecco allora pezzi iconici del marchio, un’eco che parte da lontano e completamente rivisitata s’immerge nel presente grazie a tagli aggiornati e tessuti sublimi provenienti dalle migliori fabbriche del distretto tessile comasco.

«Questa stagione i materiali sono ancora più importanti, tutti top di gamma. Abbiamo fatto rifare quelle qualità spesse che si usavano negli anni Sessanta capaci di esaltare la linea, scolpire il corpo» ha evidenziato il duo stilistico.

In passerella vestono un dandy ossessionatamente perfetto nei completi bianchi e neri ingentiliti da un fiore sul réver della giacca, nei pijama di pizzo, nei top e nelle maglie con cinta-obi drappeggiata che rimandano alla statue greche, nei gessati evergreen, nelle camicie bowling d’organza con fiori ricamati, nei nuovi smoking ridotti a gilet che lasciano la schiena nuda. Un grande Gatsby, ma anche un David di Michelangelo l’uomo Dolce e Gabbana quando appare nelle canotte che mostrano i bicipiti, negli spolverini e nei blazer indossati a pelle e abbinati a morbidi pantaloni.

Sono capi curati artigianalmente in ogni dettaglio, pensati per durare nel tempo, come i pezzi d’archivio che sembrano nati oggi e si sono alternati alle nuove proposte. I colori sono bianco, nero, grigio, cammello e marrone. Originali le scarpe calza, passepartout per ogni outfit. Un insieme di 76 uscite, sintesi di uno stile capace di farsi ammirare.

Tutto inconfondibilmente, Dolce e Gabbana. «È un momento di transizione: chi ha i remi li tenga stretti, chi non li ha andrà alla deriva, perché siamo tornati alla qualità ed è - sottolineano i due - l’unica salvezza».

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