Non solo Malin, Davis e D’Urso
A Figino brilla anche Baccini

Un “Light of day” da incorniciare, tanta musica di livello per finanziare la ricerca e la lotta contro il Parkinson. Applausi a Luca Guenna, cantante e autore che sta combattendo per vincere la malattia

Un “Light of day” da incorniciare quello che si è svolto domenica a Figino Serenza.

Nel pomeriggio in centro storico, la sera in Teatro, si sono alternati talenti nostrani e internazionali uniti da questa manifestazione che raccoglie fondi per la ricerca e la lotta contro la malattia di Parkinson. La serata è stata magica con gli americani Jesse Malin, Guy Davis e Joe D’Urso a dividere il palco con il nostro Francesco Baccini.

Malin è un rocker di razza che ben s’accomoda a queste situazioni acustiche e ha incorniciato l’evento con la corale “Burning the Bowery” e guidando il gran finale con una “Walk on the wild side” per il compianto Lou Reed. Bluesman di razza, Davis ha dominato in tutti i sensi il palco, con la sua voce caldissima, con i suoi movimenti, con la sua voglia di accompagnare tutti con tutto quello che il palco metteva a disposizione, e con un assist importante dal grande Fabrizio Poggi, armonicista di razza, virtuoso inarrivabile. D’Urso ha evocato lo spirito di Willie Nile, con il trascinante inno “One guitar” cantata da tutti (compresi Daniele Tenca e la Mamabluegrass Band che hanno fatto capolino): E che ci azzeccava Baccini con tutti questi americani? Sulla carta nulla, ma il cantautore genovese ha lasciato a bocca aperta pubblico e colleghi in scena con un pugno di canzoni di classe a cominciare dalla “Genova blues” scritta con De André. Detto questo, l’applauso più grande, più forte, più sentito è andato, all’inizio dell’evento, a Luca Guenna, cantante e autore che sta combattendo per vincere contro la malattia con l’amore per Elvis Presley e con la forza della musica che lo porteranno anche al cospetto di Bruce Springsteen, al “Light of day” del New Jersey.

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